Affitti per studenti e lavoratori fuori sede, Robin Hood: "Chi pensa a loro e alle loro famiglie?"

TERAMO – Tra le tante situazioni logistiche, che hanno un riflesso economico, create dal lockdown e ancora da chiarire, c’è quella degli affitti sborsati dagli studenti e lavoratori fuori sede ce hanno contratti a termine: pagano infatti per la locazione di appartamenti non utilizzabili e con essi anche la tassa sui rifiuti, abbonamenti annuali o mensili per mezzi pubblici e tasse universitarie. L’Associazione consumatori teramana Robin Hood sottolinea il problema, evidenziando che si tratta di una condizione che affligge migliaia di studenti e lavoratori: "Nessuna misura del Governo Conte sembra coinvolgere questa fetta importante della popolazione – ricorda Pasquale Di Ferdinando, presidente dell’Associazione -, vogliamo ricordare al premier che molte famiglie fanno veri e propri sacrifici per poter garantire lo studio ed una potenziale chance ai propri figli: questo sforzo economico alla luce della difficoltà perdita lavoro o del, incassi, meriterebbe una particolare attenzione".
Robin Hood riflette su una particolare condizione, resa ancor più difficile dal contenuto e dai divieti del Decreto: "I soggetti emarginati seppur tutelati, possono disdire il contratto di affitto, ma per la impossibilità di circolazione, non possono liberare gli immobili, per cui lo stesso Decreto che consentirebbe una risoluzione immediata del contratto, non lo consente di fatto, con la evidente consequenziale perdita economica da parte delle famiglie".