TERAMO – Nonostante i divieti, una folla di persona, soprattutto tanta gente comune, ha salutato la salma di Italo Di Dalmazio alle esequie celebrate nella chiesa del Cuore Immacolato di piazza Garibaldi. La cerimonia si è tenuta in forma privata all’interno, ma all’esterno sono state tante le persone che hanno portato il propio tributo al politico che sapeva ascoltare tutti. Ad accogliere in chiesa il feretro, i gonfaloni della Provincia di Teramo e del Comune di Civitella del Tronto e gli onori dei loro rappresentanti, il presidente Diego Di Bonaventura e il sindaco Cristina Di Pietro, ai quali si è unito anche il primo cittadino di Teramo, Gianguido D’Alberto. Una cerimonia sobria e intima, per l’ultimo saluto a un uomo che ha saputo vivere il suo territorio, la sua gente, la sua famiglia sempre con grande intensità e afflato. Tra la gente fuori della chiesa, l’ex sindaco di Termo, Angelo Sperandio, l’ex governatore Gianni Chiodi e tanti altri politici della prima e dell’ultima ora, che hanno accompagnato e incrociato l’esperienza amministrativa di Italo Di Dalmazio, già sindaco di Civitella e assessore provinciale, o del figlio Mauro, già assessore regionale e consigliere comunale a Teramo.
Ieri era stato il sindaco di Civitella, Cristina Di Pietro, a rendere l’omaggio suo e dell’intera comunità civitellese ad uno dei personaggi politici teramani che più ha lasciato il segno sul territorio. Ecco il messaggio del primo cittadino che accompagna la dipartita di Italo Di Dalmazio:
"Con la morte di Italo la nostra comunità perde un amico ed un grande maestro.
Di certo uomo dal carattere forte e determinato, ma anche dalle grandi doti umane, onesto, leale, sempre pronto all’ascolto dell’altro.
Grande ed unanimemente riconosciuto è il lavoro fatto da Italo per Civitella: con lui Sindaco il nostro Comune ha conosciuto un momento di sviluppo e di vero rilancio turistico, a lui si devono le più belle manifestazioni organizzate in Fortezza, ‘A la Corte de lo Governatore’ rimasta nel cuore e nel ricordo non solo di tutti i civitellesi, ma anche dei numerosissimi turisti accorsi.
Ho avuto la fortuna di conoscere Italo da bambina e da allora l’ho sempre considerato un ‘maestro’ di vita e di politica.
Ogni volta che lo sentivo parlare della storia del nostro territorio ne rimanevo affascinata, la passione e la generosità trasparivano in ogni suo gesto, che non era mai casuale o approssimato, ma sempre fortemente voluto.
Da quando ho l’onore di ricoprire la carica di Sindaco ogni volta che lo incontravo era pronto a sollecitarmi su questa o quella questione, sempre per il bene collettivo.
Italo era un uomo e un politico profondamente intelligente, lucido, appassionato, generoso e certamente coraggioso.
La sua morte crea un grande vuoto nella nostra comunità, ma il suo ricordo sarà da esempio per le nuove generazioni.
Alla sua splendida famiglia ad Orlandina, Jimmi, Mauro ed Annapaola giunga un fortissimo abbraccio mio e di tutta Civitella del Tronto.
Ciao Italo"