Luca Pilotti si è dimesso dal ruolo di capogruppo del Pd

TERAMO – (alessandro misson) Il consigliere comunale Luca Pilotti s’è dimesso dal ruolo di capogruppo in Consiglio comunale del Partito Democratico, il partito di maggioranza relativa alle ultime elezioni amministrative. Pilotti era stato individuato come capogruppo nel settembre del 2018, dopo una prima fase transitoria post elettorale in cui quel ruolo era stato occupato dalla consigliera Marisa Pomanti.

 

La sua esperienza da capogruppo è iniziata con la prima giunta D’Alberto, quando la truppa del Pd vantava otto consiglieri comunali (la formazione con più voti ma estesa come la lista del sindaco), compreso il Presidente del Consiglio e gli assessori Mistichelli e Di Padova. Una truppa che via via si è assottigliata fino a diventare la seconda forza dopo la lista del sindaco: prima con la perdita di Verna, passato al Misto; poi di Carginari, passato a +Europa, poi di Bartolini, passato con Italia Viva; infine con il rimpasto di giunta, con la sostiutuzione dell’assessore Mistichelli con l’assessore Maranella.

 

Questa mattina l’avvocato ha protocollato le sue dimissioni, comunicandole al Presidente del Consiglio (del Pd) Alberto Melarangelo, tornando ad essere semplice consigliere comunale del Pd. 

 

Nella prossima seduta utile dell’assemblea civica (nella quale è prevista la discussione di una sua mozione sulla liberazione dello studente egiziano Patrick George Zaky), prevista per venerdì 22 maggio, il Pd dovrà quindi individuare un nuovo capogruppo consiliare.

 

Raggiunto al telefono in serata, l’ex capogruppo con ferma gentilezza ha confermato l’indiscrezione ma non ha voluto commentare la notizia di un recente dissapor consumatosi all’interno del partito: «Appartengo ad una generazione anagrafica e ad una formazione politica che m’impedisce di discutere all’esterno del partito le motivazioni della mia decisione. Ritengo che al momento non ci siano più le condizioni per svolgere il mio ruolo di capogruppo con serenità, per questo motivo ho rassegnato le mie dimissioni».

 

Abbiamo provato a sondarlo sui motivi della decisione: su un’eventuale mancanza d’accordo con il resto dei consiglieri comunali, un eventuale dissidio con la linea del segretario cittadino Massimo Speca (con il quale erano emerse delle divergenze sul tema dell’ospedale nuovo), una distanza rispetto all’asse dalfonsiano-mariano che si è imposto come maggioritario nella linea della maggioranza del sindaco D’Alberto. «Nessun commento, ne discuterò all’interno del Pd»