Imprenditori interessati a investire in sanità nell’area del Mazzini

Mentre il Coordinamento dei quartieri ribadisce il no all’ospedale a Piano d’Accio

TERAMO – Proprio nelle ore in cui il Coordinamento dei Comitati di quartiere si riunisce e decide per azioni più incisive volte a spingere la volontà popolare al mantenimento dell’utilizzo dell’ospedale Mazzini nella location di Villa Mosca, il mondo imprenditoriale si muove per avviare investimenti sanitari nella stessa zona.

Prende infatti sempre più corpo l’ipotesi della nascita di una struttura specialistica polivalente con laboratori e ambulatori, con tanto di residenza assistita per anziani, quale possibile progetto di rilancio dell’area.

L’ipotesi coinvolgerebbe imprenditori cittadini, convinti che l’area debba rafforzare la sua vocazione sanitaria e sfruttare le potenzialità di una struttura, come i tre lotti del Mazzini, una volta ristrutturato e reso antisismico. C’è interesse attorno all’iniziativa imprenditoriale che vedrebbe coinvolti un esperto costruttore e un gruppo di finanziatori che investono in sanità e sostegno sociale.

Il progetto arriverebbe a rinforzare l’iniziativa popolare che il Coordinamento dei Comitati di quartiere da tempo sostiene e che adesso potrebbe avere maggior impulso dopo le decisioni adottate nella riunione del Direttivo Nuovo ospedale di Teramo, presieduto da Demetrio Rasetti..

Esso, nell’esprimere soddisfazione per la conferma da parte del ministero dello stanziamento di 82 milioni di euro per il nuovo ospedale teramano, “auspica la possibilità che detta somma costituisca una parte considerevole dell’importo necessario alla realizzazione nell’area ex Mazzini della nuova struttura, attraverso un riadattamento, una riqualificazione ed ampliamento dell’esistente“. Il Coordinamento ribadisce infatti “grande contrarietà ad ogni altra soluzione, ad iniziare dall’idea di posizionare il nuovo nosocomio a Piano D’Accio, luogo inadatto urbanisticamente, ambientalmente e strutturalmente ad un disegno di città, perchè ne svilirebbe il suo sviluppo, come peraltro è già avvenuto con la collocazione dell’Università a Colleparco“.

Insomma, il Direttivo ha confermato “una forte determinazione nel voler raggiungere l’obiettivo affinché la nuova struttura rimanga nel luogo ex Mazzini; al riguardo si farà promotore di incontri con i cittadini nei quartieri; il rilancio della sottoscrizione, che al momento ha superato la cifra di 3.500 firme, assemblee pubbliche e anche un quesito referendario sulla delibera comunale che ha determinato la scelta dei siti ove collocare la nuova struttura“.