Arresti per 22 concerti e assunzioni ‘pilotati’ a Pescara: politici e imprenditori ai domiciliari

La Guardia di Finanza ha eseguito le notifiche di 5 ordinanze questa mattina

PESCARA – Corruzione, turbativa d’asta, finanziamenti illeciti e assunzioni clientelari: è il nuovo ciclone giudiziario che travolge la politica e l’imprenditoria pescarese, con l’inchiesta della Procura di Pescara che ha chiesto e ottenuto 5 ordinanze di custodia cautelare, eseguite questa mattina dalla Guardia di Finanza di Pescara.

Nel corso della conferenza stampa di questa mattina, il procuratore di Pescara, Massimiliano Serpi, ha fornito i dettagli dell’operazione assieme al comandante delle Fiamme Gialle, colonnello Vincenzo Grisorio: gli arrestati (ai domiciliari) sono l’ex assessore ai Grandi eventi del Comune di Pescara, Giacomo Cuzzi, il segretario comunale del Pd, Moreno Di Pietrantonio (nella foto) e l’assessore comunale Simona Di Carlo. Gli imprenditori arrestati sono Cristian Summa e Andrea Cipolla.

I Finanzieri hanno proceduto al sequestro di beni per circa 15.000 euro ed alla notifica a 5 società della misura interdittiva di contrarre con la pubblica amministrazione per 4 anni.

Agli indagati sono stati contestati numerosi episodi di corruzione, finanziamento illecito a politici e candidati e turbativa d’asta.
Le indagini hanno preso il via nel 2018, a seguito di alcune segnalazioni giunte alla Guardia di Finanza circa presunte illiceità nell’assegnazione dell’organizzazione dei ‘grandi eventi’, in particolare dei concerti musicali, per i quali il Comune di Pescara risultava, attivo promotore, con importanti risorse finanziarie. In particolare anche attingendo a risorse non ancora incassate e drenando somme da capitoli destinati ad altre attività.

Gli eventi, nel quinquennio 2014/2019, erano stati appannaggio di un unico imprenditore, Andrea Cipolla, bypassando ogni procedura di selezione stabilita dalla legge e, in particolare, dal Codice degli Appalti, e che anche la scelta di artisti e cantanti (questi ultimi non coinvolti) era di fatto conseguenza di accordi fra l’imprenditore e l’Assessore pro tempore ai grandi eventi, Cuzzi.

Nel corso del quinquennio sono stati accertati fatti di corruzione e turbativa d’asta nell’affidamento dell’organizzazione di ben in 22 concerti tenutisi a Pescara per un importo di circa 1,2 milioni di euro.
I costi degli eventi, secondo le accuse, venivano gonfiati per permettere all’imprenditore di incassare un sovrapprezzo utile per costituire risorse da destinare successivamente alla corruzione ed al finanziamento illecito di spese elettorali. Dalla documentazione sequestrata all’imprenditore emergerebbero anche gli importi delle somme consegnate a Cuzzi.

A fronte di tali assegnazioni di favore, l’imprenditore elargiva denaro ed altre utilità (stampa di manifesti elettorali, organizzazione di eventi politici con spettacolo presso discoteche, utilizzo di autovetture per la campagna elettorale, cene elettorali) all’Assessore in occasione delle campagne elettorali tenutesi nel febbraio 2019 (elezioni regionali) e nel maggio 2019 (elezioni comunali di Pescara). L’Assessore, poi, in periodo elettorale, arrivava ad avanzare una richiesta di un centinaio di biglietti per l’accesso ad un evento musicale, per un valore complessivamente pari a qualche migliaio di Euro.

Nel corso delle indagini emergevano ulteriori condotte corruttive poste in essere da un altro imprenditore (Summa), per l’illecita assegnazione di 200.000 euro circa di fondi comunali in relazione ad attività progettuali volte alla promozione turistica della città di Pescara, concentrate principalmente nel periodo natalizio. Anche in questo caso, emergevano dazioni di denaro ed altre utilità (pagamento delle spese per la stampa di “santini” elettorali e cene) nei confronti dei tre politici coinvolti, in occasione delle campagne elettorali cui hanno partecipato.

Emergeva inoltre che un concorso pubblico presso la Asl di Pescara veniva ‘pilotato’ da Moreno Di Pietrantonio, Dirigente medico della stessa Asl, anch’egli politico, in qualità di segretario cittadino di un partito, per garantire a Simona Di Carlo, già Assessore del Comune di Pescara e candidata con lo stesso alle elezioni comunali, il conferimento di un incarico di collaboratore amministrativo a tempo determinato, per la durata di tre anni. Nel bando del concorso, veniva introdotta la previsione di requisiti caratterizzanti e specifici, posseduti proprio dalla vincitrice del concorso, con la certezza che potesse essere l’unica a detenerli.