Pulizia scuole, chiesto bonus regionale da 500 euro

Dopo la pandemia tre mesi di stop estivi: 400 addetti chiedono aiuto ai sindacati per un aiuto sul reddito

TERAMO – In attesa di capire cosa succederà con le scuole a settembre, le lavoratrici e i lavoratori delle pulizie delle scuole della Provincia di Teramo chiedono un bonus di 500 euro per i mesi estivi dalla Regione Abruzzo e un tavolo provinciale per discutere dell’organizzazione del nuovo anno scolastico, anche per i servizi mensa.

Le federazioni Filcams della Cgil e Fiscascat Cisl di Teramo ricorda come gli addetti del settore stiano vivendo un momento di estrema difficoltà ed abbiano necessità di una risposta certa, concreta ed immediata. 

«Da marzo e misure di contenimento Covid hanno determinato la sospensione delle attività didattiche, delle mense e dei servizi di pulizia nelle scuole pubbliche – si legge in una nota dei segretari Filcams Cgil Mauro Pettinaro e Fisascat Cisl Luca Di Polidoro – Da oltre quattro mesi, quindi, i circa 400 lavoratori e lavoratrici anno sospeso l’attività attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali che a giugno però sono terminati! Alla sospensione dell’attività causata dall’epidemia, si è sovrapposta la consueta sospensione estiva dei rapporti di lavoro. Queste lavoratrici e lavoratori, tutti part time con poche ore settimanali e retribuzioni estremamente ridotte, hanno dovuto sopportare un grave ritardo del pagamento delle indennità di cassa integrazione o assegno ordinario e devono ancora percepire gran parte delle somme.

Per queste ragioni chiediamo al Presidente del Consiglio Regionale e a tutte le forze politiche, che si facciano promotori di una proposta di legge regionale che istituisca un sussidio di 500 euro per i tre mesi della sospensione estiva. Chiediamo, inoltre, come Filcams Cgil Teramo e Fisascat Cisl la convocazione di un tavolo della Provincia di Teramo per discutere e confrontarci sulla riapertura delle scuole e dell’organizzazione delle mense scolastiche. Quale futuro per le lavoratrici e lavoratori impiegati in questi appalti?»