Ruzzo, tregua debole: lite in riunione. E il presidente dell’Ersi sentenzia: “Società decotta” – VIDEO

Il sindaco di Castelli critica l’uso dell’aspirina su un malato grave ed è bagarre con Di Bonaventura. Lo spettro della scadenza del 2023

TERAMO – La nomina di Tulini aveva illuso l’assemblea che sulla Ruzzo Reti almeno una tregua potesse essere possibile. E invece è bastato l’intervento del sindaco di Castelli, Rinaldo Seca, che ha espresso il dubbio che sulla pesante ‘malattia’ del bilancio del Ruzzo si stesse “usando l’aspirina”, a scatenare di nuovo la polemica.

Il presidente Diego Di Bonaventura ha preso in mano il compito di reagire, invitando i sindaci ad assumersi le proprie responsabilità e ad ammettere che i guasti dell’Acquedotto arrivano dalle vecchie gestioni, sfidando i sindaci cosiddetti ‘non allineati’ ad un atteggiamento più costruttivo e meno strumentale.

Nella polemica, nel tentativo di riportare chiarezza ‘tecnica’ è intervenuto il presidente dell’Ersi, Nunzio Merolli, a sottolineare che comunque le questioni affrontate riguardano l’assemblea dei sindaci della Ruzzo Reti e che comunque, un dato va preso in seria considerazione: “Come penserete, da sindaci dell’Assi, nel 2023 alla scadenza dell’affidamento, di riaffidare la gestione dell’acqua a una società decotta come la Ruzzo Reti?“.

Segui il passaggio della discussione nel corso dell’assemblea nel video.