Dalla terrazza di UniTe il ponte con la città sulle note di Morricone FOTO

Atmosfera irripetibile nella serata dedicata da Scienze della Comunicazione e dal Dams al maestro scomparso

TERAMO – La magia di una musica che resterà immortale, che ricorderà a tutti, sulle note degli spartiti del maestro Ennio Morricone, spaccati memorabili della storia italiana e internazionale, ascoltata alla luce del tramonto che disegna i fantastici contorni del Gran Sasso teramano: resterà a lungo nelle emozioni di ciascuno quanto celebrato nella splendida cornice della terrazza dell’Università degli Studi di Teramo a Coste Sant’Agostino.

L’omaggio al maestro scomparso lo scorso 6 luglio, il concerto ‘La musica negli occhi’, organizzato dalla Facoltà di Scienze della comunicazione e dal corso di studi in Dams – Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo – è stato un irripetibile regalo alla città.

Grazie all’iniziativa del Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione, il professor Christian Corsi e della professoressa Paola Besutti, presidente del Corso di Studi DAMS, oltre 200 partecipanti (nel pieno rispetto delle norme di prevenzione del contagio) hanno potuto fruire in presenza della performance del Quartetto dell’Accademia Virgiliana e centinaia di altri l’hanno potuta fruire in diretta streaming attraverso Radio Frequenza.

Paolo Ghidoni (primo violino), Agnese Tasso (secondo violino), Eva Impellizzeri (viola e autrice delle trascrizioni), Michele Ballarini (violoncello), hanno eseguito per l’occasione le trascrizioni originali delle più celebri colonne sonore di Morricone e di altri maestri, accompagnate da immagini che evocavano i film per le quali sono state create. Non è mancato nel finale un sentito riferimento anche alla scomparsa di Ezio Bosso, un altro grande direttore d’orchestra, compositore e pianista italiano.

Il potere magico della musica ha reso l’evento indimenticabile, “note che profumano di un nuovo inizio e di rinascimento – ha affermato il Preside Christian Corsi –, sono emozioni che hanno rafforzato ancor di più il senso di appartenenza alla Comunità che unisce la Facoltà di Scienze della comunicazione con l’Ateneo e il territorio