D’Annuntiis al Pd: “Quali tagli? Salvati 390 milioni”

Secondo il Sottosegretario per il Masterplan si tratta solo di una rimodulazione

TERAMO – “Dalle notizie diffuse dal PD della Provincia di Teramo emergono  due cose : o è ignorante, perché ignora, o è in malafede. Il  Governo Conte, PD – M5S, ha imposto (nel DL Rilancio agli artt. 241 e  242)  a TUTTE le Regioni la rimodulazione  dei fondi sviluppo e coesione (Masterplan) ed europei, per venire incontro alle esigenze di cassa dello Stato (pagamento cassa integrazione, fondo perduto ecc….).  Lo slittamento, quindi, degli interventi dalla programmazione 2014-2020 nel nuovo POC (si conosce l’esistenza?) del 2021 – dice il Sottosegretario alla presidenza della Regione Abruzo, Umberto D’Annuntiis -“..

La Regione Abruzzo è riuscita a scongiurare il definanziamento di un gran numero di interventi sul proprio territorio per un importo di circa 390 mln di euro segnalati dal Dipartimento per le Politiche di Coesione ai sensi Del D.L. 34/2019. Attraverso la stipulazione dell’Accordo tra la Regione Abruzzo e il Governo tutti gli interventi sono stati messi in salvo con le seguenti modalità.

Si procederà alla stipulazione di una nuova convenzione con i Soggetti Attuatori in sostituzione di quella precedente, per l’ anticipazione di parte della somma complessiva per la prosecuzione degli interventi, mentre l’importo complessivo, a garanzia del completamento dell’intervento, verrà riattribuito ai medesimi soggetti Attuatori con i tempi dettati dalla Commissione Europea e dal Governo.Tutto ciò è stato consacrato nel predetto Accordo stipulato tra il Presidente Marsilio e il Ministro Provenzano in data 16 luglio 2020.In definitiva, la Regione Abruzzo si è assicurata la prosecuzione degli interventi e il mantenimento delle risorse attraverso la previsione aggiuntiva di 113 mln di euro  rimborsabili dalla Commissione Europea, che costituirà altresì il parametro di riferimento per un ulteriore addizionale di risorse per il nuovo ciclo di programmazione 2021-2027, dunque l’intera copertura finanziaria per il completamento di tutti gli interventi oggi oggetto di rinegoziazione. 

Quindi – conclude D’Annuntiis – i fondi per la progettazione sono rimasti mentre le risorse vengono posticipate di alcuni mesi. Tutto qui, nessun taglio. Studiare altrimenti si rischia di rimediare brutte figure“.