Condannato a sette anni il ‘lupo solitario’ dell’Isis radicato a Colonnella

L’egiziano Shalabi lavorava a Colonnella con una ditta per le pulizie da McDonald’s

TERAMO – E’ stato condannato a 7 anni di reclusione, al termine dei quali sarà espulso dal territorio italiano, Issam Elsayed Aboulelayem Shalabi, il 23enne egiziano comparso dinanzi alla Corte d’Assise di Teramo per rispondere di associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere a processo con l’accusa di essere contiguo all’Isis.

Shalabi, smascherato dalle indagini della Digos e dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni della questura di Teramo, arrestato a Milano nel dicembre 2017, era vissuto a lungo a Colonnella, lavorando per una ditta di pulizie che aveva l’appalto da McDonald’s presso il centro commerciale, era stato tenuto sotto controllo giorno e notte durante l’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore distrettuale, David Mancini.

La tesi del pm è stata accolta in pieno dalla giuria togata e popolare presieduta da Domenico Canosa (a latere Morena Susi). Shalabi era considerato pericoloso soprattutto per la sua opera di proselitismo che aveva messo in atto con alto grado di radicalizzazione religiosa, attraverso la sua appartenenza a gruppi Telegram riconducibili a una delle agenzie di propaganda dello Stato islamico. In Italia da sette anni per un ricongiungimento familiare con il padre, sarebbe diventato il leader di un gruppo di tre giovanissimi profondamente radicalizzati che all’epoca vivevano a Colonnella. Dopo l’Abruzzo si era spostato a Cuneo e infine a Milano, dove alla fine la procura ha deciso di arrestarlo fidando su prove inconfutabili che adesso hanno retto al dibattimento.

Quella di Shalabi è la prima condanna per terrorismo islamico comminata in Abruzzo e nell’intero distretto giudiziario locale.