Domani niente mercato, ma la porchetta perchè?

La decisione del sindaco di sospendere ha colpito anche il settore enogastronomico, diversamente da prima

TERAMO – La cortese protesta arriva via social ed è giustificata da un’ordinanza improvvisa e diversa dalle precedenti che nel primo lockdown avevano ‘salvato’ dalla chiusura le attività enogastronomiche, secondo un senso di giustizia ‘riparatore’ rispetto al permesso di apertura di negozi e supermercati: e invece stavolta, piazza Verdi non sarà animata e ‘profumata’ come tutti i sabato, dai mezzi dei maestri porchettai. Perchè no?

Se lo chiedono in molti leggendo i messaggi con cui gli artigiani annunciano alla propria clientela che domani non ci saranno per la decisione assunta dal sindaco D’Alberto. Lo ha fatto anche Gentilino Pallotta, uno dei ‘nomi’ di questa tradizione, la cui storica attività ‘vive’ da anni e anni nella piazza teramana: “Rispetto la decisione – ha scritto -, visti anche i momenti difficili, ma non la condivido assolutamente. Per tantissimi motivi, che elencarli qui non avrebbe alcun senso. Solo che ci sono strade differenti, più efficaci, meno penalizzanti, che richiedono anche più impegno e tenacia da percorrere. Ma ancora una volta si è scelta quella più facile”. Eh sì, chiusura senza appello: nonostante fino ad oggi si sia rispettato. il distanziamento, l’igienizzazione, la mascherina. Come nei supermercati o nei negozi, vero?