Test antigenici dai medici di base e in tutti i laboratori

La Regione allarga la platea di esecutori per tendere a uno screening più completo

TERAMO – I medici di medicina generale eseguiranno, a partire dai prossimi giorni, i test antigenici rapidi nei propri ambulatori o nelle sedi che verranno indicate dalle singole Asl. E’ stato infatti sottoscritto dall’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, l’accordo integrativo tra la Regione e i sindacati di categoria Fimmg e Intesa sindacale che applica il protocollo nazionale firmato dalle organizzazioni lo scorso 30 ottobre.

Ma. non solo. Anche i laboratori analisi pubblici e privati potranno eseguire i test sierologici quantitativi e i test antigenici sulle categorie di cittadini definite a rischio e contenute in un documento che verrà recepito in una nuova ordinanza del Presidente della Regione: per accedere al test – a carico del servizio sanitario regionale – basterà semplicemente esibire una autocertificazione. I test sierologici saranno gratuiti per operatori sanitari, forze dell’ordine, genitori di studenti di età compresa tra 0 e 18 anni (e maggiorenni se frequentanti scuola secondaria secondo ciclo), gli studenti stessi, i loro fratelli e sorelle, nonché gli ulteriori familiari conviventi. Sono beneficiari inoltre gli assistiti che frequentano corsi universitari, aventi l’assistenza sanitaria di base in Regione, nonché donne e bambini presi in carico dai centri anti violenza e case rifugio.

Negli ambulatori dei medici di famiglia gli accessi da parte degli assistiti saranno regolamentati dai medici stessi, attraverso prenotazione e solo dopo il triage telefonico. In caso di necessità, sarà possibile anche eseguire il test al domicilio del paziente. Nel caso di propri assistiti, potranno essere sottoposti a test antigenico i contatti stretti asintomatici individuati dal medico di medicina generale oppure individuati e segnalati dal Dipartimento di Prevenzione; i casi sospetti di contatto che il medico di medicina generale si trova a dover visitare e che decide di sottoporre a test rapido.

Le Asl, oltre ai kit per l’effettuazione dei test, si occuperanno anche della fornitura dei dispositivi di protezione individuale per i sanitari. I risultati saranno registrati sul sistema informatico di tracciamento della Regione. I medici riceveranno per ogni esame un compenso pari a 18 euro, se effettuato nel proprio studio oppure a domicilio, e di 12 euro per quelli eseguiti nelle strutture Asl.