Inchiesta viadotti A24, il Riesame annulla i sequestri da 27 milioni di euro

Resta in piedi solo quello per Strada di Parchi, ma la Toto Holding esulta

TERAMO – Il tribunale del riesame di Teramo ha accolto il ricorso della Toto Holding, annullando per intero il sequestro dei beni nei confronti dei sei dirigenti di Strada dei Parchi e per buona parte, 21,8 dei circa 26,7, nei confronti di due Società, ma non di Strada dei Parchi. Il provvedimento era stato adottato dalla Procura di Teramo nell’ambito dell’indagine sulle manutenzioni di 9 viadotti ammalorati.

La notizia è stata ufficializzata dalla stessa Toto Holding, che sottolinea come le accuse alla base dei sequestri per complessivi 27 milioni di euro mosse nei confronti del gruppo di costruzioni e di gestione delle autostrade abruzzesi A24 e A25, si basassero su presupposti errati: “E’ stata ribadita – dicono alla Toto Holding – la piena legittimità dell’assegnazione dei lavori alla Toto Costruzioni”.

Il caposaldo della sentenza con cui i sequestri sono stati annullati è quello relativo alla regolarità degli affidamenti dei lavori: le concessionarie di appalti pubblici, dice il gruppo Toto, ottenuti dopo procedure pubbliche non sono obbligate ad affidare i lavori a terzi, secondo quanto stabilito anche dalla normativa europea, in modo da garantire la realizzazione in tempi e costi certi delle opere di completamento e di ammodernamento dell’autostrada.

Resta i nodo della legittimità dell’utilizzo dei fondi pubblici destinati, con legge del Parlamento e d’intesa con il Ministero, alla realizzazione delle misure urgenti per messa in sicurezza anti-simica di A24 e A25 e sui quali Strada dei parchi si è vista negare il dissequestro: la Toto Holding ribadisce che la società concessionaria delle autostrada abruzzesi,  si è fatta carico di 112 dei 170 milioni necessari, .

“Strada dei Parchi – si afferma nella nota del Gruppo Toto -, certa di aver operato nel pieno rispetto della normativa e con assoluta regolarità, non condivide il mancato dissequestro che la riguarda. Resta in attesa del deposito delle motivazioni del provvedimento per valutare l’opportunità di un ricorso in Cassazione”.