Prati di Tivo: mentre si litiga sui canoni, gli antivalanga restano chiusi in magazzino

I cosiddetti O’Bellx (costati 1,2 milioni di euro) non sono stati rimontati ma nessuno lo dice

TERAMO – Gli impianti di risalita riapriranno il 15 febbraio in gran parte d’Italia ma sicuramente non ai Prati di Tivo. A confermarlo è il vice presidente della Provincia, Alessandro Recchiuti, che in una intervista rilasciata questa mattina a R115 ha confermato che ciò non sarà possibile anche e soprattutto per l’atteggiamento dell’Asbuc di Pietracamela.

L’Amministrazione degli Usi civici, come noto, ha chiesto il pagamento del canone di utilizzo dei terreni alla Gran Sasso Teramano, cosa che società proprietaria degli impianti, in liquidazione, dice di non poter onorare non avendo fondi. Martedì una commissione di vigilanza in Provincia, riunita dinanzi ai sindaci della provincia, proverà a fare una valutazione della situazione, magari inducendo l’Ente stesso a trovare una soluzione economica per permettere il pagamento del canone concessorio dovuto all’Asbuc, eventualmente da parte del gestore, Marco Finori.

Proprio di recente infatti l’Asbuc ha proposto il contratto direttamente alla sua società, che gestisce gli. impianti e che h a avuto di recente la proroga a farlo. Ma i problemi oltre alla contrapposizione tra Asbuc e Gst restano. Alcuni sono relativi alla carta delle valanghe e della sicurezza della stazione sciistica sul versante del Gran Sasso.

Le piste sono a rischio slavine e l’assenza del sistema antivalanghe costituito da 13 O’Bellx (che riescono a provocare il distacco di valanghe a distanza, attraverso l’esplosione di una carica di idrogeno e ossigeno contenuta al loro interno e guidata da un software da remoto) renderebbe la stazione a rischio chiusura. I 10 O’Bellx sono infatti stati smontati alla fine della passata stagione invernale (tre sono andati distrutti da un movimento di neve) per la manutenzione ma non sono stati ricollocati a protezione delle piste. Fino ad oggi nessuno ha parlato di questo sistema e che la sua assenza possa inficiare una regolare riapertura della stazione, facendo più attenzione alla polemica con l’Asbuc.

M dove sono gli O’Bellx smontati dalla montagna, del valore di oltre un milione di euro? Guarda il servizio andato in onda nel tg di R115.