Le opposizioni portano l’acquisto TeAm a Corte dei Conti, Procura e Finanza

“E’ costata troppo e soprattutto si distribuiscono dividendi in una società indebitata” dice Italia Viva

TERAMO – L’opposizione in consiglio comunale torna a cavalcare il motivo principale della vicenda Teramo Ambiente in house: il costo dell’operazione. “Noi non siamo contrati al passaggio in house ma l’avremmo fatto a costi diversi – dice Giovanni Luzii di Italia Viva -. Potevamo prendere le azioni in tempi diversi quando costavano di meno. Oggi li paghiamo 2,4 milioni di euro, ieri ne costavano 950mila. Ma soprattutto – aggiunge il consigliere di Italia Viva – distribuiamo 2 milioni di utili in una società che è fortemente indebitata, sia nei confronti dei fornitori sia delle banche“.

Italia Viva, Futuro In, la lista civica Oltre e Ivan Verzilli, presenteranno tre esposti, alla Guardia di Finanza, alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica. “Ci rivolgiamo a chi ne sa più di noi sul piano giuridico e legale. Smaschereremo questa operazione tanto acclamata di trasparenza e legalità che l’amministrazione comunale vuole portare avanti, a tutela dei cittadini teramani – conclude Luzii -“.