Nuova sede Izs, lavori senza titolo edilizio? Caporale chiede, nessuno risponde

L’ex direttore segnala una eventuale imbarazzante mancanza, mentre le ruspe continuano lo sbancamento

TERAMO – C’è una foto, dopo una cerimonia ufficiale e istituzionale (alla presenza del Governatore Marco Marsilio e di esponenti del ministero) di ‘posa della prima pietra’, che ritrae ruspe al lavoro dopo un ampio sbancamento di collina, per i lavori della nuova sede dell’Istituto zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’: secondo però la segnalazione di un cittadino ‘illustre’, Vincenzo Caporale, che fu anche direttore dell’Izs, di questi lavori non c’è traccia del Provvedimento Unico Conclusivo (Puc), non c’è traccia soprattutto nel cartello di cantiere.

Caporale di questa clamorosa e imbarazzante mancanza, aveva dato segnalazione al sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto e al presidente della Regione, Marco Marsilio. Non avendo avuto risposta, è tornato a segnalare l’irregolarità, forte anche di altre approfondite verifiche che hanno confermato l’iniziale sospetto: non c’è titolo edilizio.

Caporale tiene a ricordare che l’assenza del documento edilizio prevede, nel caso un cittadino incappasse… nell’infortunio, “l’irrogazione di sanzioni amministrative da parte del Comune (obbligato ad avviare il relativo procedimento) come da Testo Unico Edilizia; la responsabilità penale per l’esecuzione di lavori in assenza di titolo (salvo eventuale sanatoria); l’aggravamento delle responsabilità (civili e penali) nel malaugurato caso di incidente sul lavoro; il rischio di revoca dei finanziamenti pubblici ricevuti“.

La vicenda è, di nuovo, imbarazzante al pari del silenzio delle autorità preposte: “Che intendete fare? ‘Sistemerete’ le cose e il Provvedimento Unico Conclusivo sarà rilasciato a lavori iniziati, come se niente fosse – chiede Enzo Caporale -. Se la magistratura non interviene, in fondo, delle leggi amministrative e anche penali, se si parla di Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, a partire dal 2012… echissenefrega? Mancando il titolo edilizio, nessuno (cittadini, proprietari confinanti, ecc,) può verificare e controllare, se le opere in corso di realizzazione corrispondono al progetto definitivo, frutto del concorso internazionale di idee. Ma di questi rompiscatole di cittadini impiccioni… echissenefrega, eh Signori Presidente e Sindaco? Tanto il silenzio curiale di tanti – per fortuna non di tutti – Diari della Rete – blogs – e della stampa della Città, assicura che pochi sappiano e ancor meno pongano domande imbarazzanti“.   

Sembra esistere una lettera – aggiunge Caporale – a firma dell’architetto Masci, tecnico di supporto al RUP, per il progetto della nuova sede, (il dottor Mauro Di Ventura) con la quale egli invita l’Ente a fornire spiegazioni circa il suo mancato coinvolgimento nell’approvazione del progetto esecutivo che sottende l’avvio dei lavori del primo lotto funzionale.  Se questo fosse vero sarebbe legittimo chiedersi cosa stia succedendo intorno a questo appalto che, ogni giorno che passa, sembrerebbe inficiato da problematiche multiple, nonostante la costosissima pletora di tecnici reclutati dalla precedente amministrazione dell’Ente, che sembrerebbero andare ben al di là di piccoli, ancorché significativi, ‘intoppetti’ burocratici”.