Camion ribaltato nel dirupo per 10 metri. Il cordoglio dei sindacati

La tragedia di Castiglione. Cgil, Cisl e Uil tornano a chiedere un ‘patto per la sicurezza sul lavoro’

CASTIGLIONE M.R. – E’ uscito di strada mentre la percorreva in salita ed è stato un attimo: la betoniera si è inclinata, finendo nel dirupo che divide i tornanti della statale 365 dal paese di Castiglione fino al cimitero: il mezzo pesante si è ribaltato più volte, nei circa 10 metri di dislivello, finendo distrutta e divisa in due, dritto sulle ruote.

I soccorsi a Giuseppe ‘Peppe’ Di Vittorio, camionista 56enne di Villa Bozza di Montefino, sono stati vanificati dalle gravissime lesioni riportate nell’incidente: nel ribaltamento lungo il pendio è stato sbalzato fuori dalla cabina di guida ed è rimasto incastrato sotto una ruota del camion. I vigili del fuoco del distaccamento di Penne e poi quelli del comando di Teramo, competenti per territorio, hanno lavorato a lungo per estrarlo, utilizzando alcuni cuscini gonfiabili di sollevamento e un divaricatore idraulico.

La scomparsa del camionista ha destato viva impressione nella comunità di Montefino e nell’intera vallata del Fino dove era molto conosciuto. La tragedia ha riproposto, in un momento particolarmente difficile per il mondo del lavoro, quello che è diventato problema con priorità di soluzione: la sicurezza sul lavoro.

Ancora oggi i sindacati sono tornati a sottolineare tutta la drammaticità del caso: “CGIL, CISL e UIL esprimono tutta la loro vicinanza e le più sentite condoglianze alla famiglia del lavoratore. Ma, la drammatica realtà, è che ci troviamo ancora una volta davanti all’ennesimo infortunio mortale che ha funestato la nostra provincia, in un contesto nazionale non meno coinvolto da fatti simili.  Anche se quella di oggi è una vicenda ancora tutta da accertare, con una dinamica che appare quella di uno sfortunato e drammatico incidente stradale, nulla toglie alla gravità di quanto avvenuto. Anzi, deve costringerci a ampliare le vedute in tema di sicurezza, che va naturalmente allargata anche allo spazio esterno nel quale operano mezzi come questi oltre alle condizioni di sicurezza tecniche e di portata degli stessi. Sono settimane che le organizzazioni sindacali hanno intensificato la loro azione di protesta e sensibilizzazione ritenendo necessario passare all’azione e che venga sviluppato e condiviso una piano strategico nazionale e provinciale, su salute e sicurezza sul lavoro, che oltre alla denuncia si trasformi in proposte concrete e condivise, percorso troppo assente nel nostro paese. Per questo la proposta di un patto per la salute e sicurezza,  sul piano nazionale e territoriale, oggi non è più rinviabile – conclude la nota dei sindacati -“.