VIDEO e FOTO/ Cento ettari distrutti alla Specola. Pomeriggio di paura alle porte della città

Il fuoco è divampato alle 13 in due o tre punti e si è esteso spinto dal vento caldo. Chiusi per un’ora i tunnel di Collurania. Alle 20 ancora focolai accesi, squadre dei vigili del fuoco ‘deviate’ anche su Miano

TERAMO – Alle 20 stasera il fuoco era padrone ancora di diverse zone di boscaglia e sterpaglie tra l’agriturismo ‘Le due querce’ e l’area dell’ex Abruzzi Gas, subito poco dopo il Ponte a Catena.

Grazie a una ventina di lanci di acqua da parte dell’elicottero dei vigili del fuoco e un’altra decina di un Canadair della Protezione Civile. i pompieri e le decine di volontari antincendio della Protezione Civile sono riusciti a circoscrivere il fuoco sul lato collinare, considerato che quando è divampato sulle prime si era temuto che potesse attaccare anche la boscaglia dell’argine del fiume Tordino e avvicinarsi maggiormente all’abitato.

Ciò per fortuna non è stato ma il fronte del fuoco è stato davvero impegnativo. Le colonne di fumo era visibili da chilometri di distanza, tutto il centro città è stato invaso dall’odore acre di bruciato, le fiamme alte in alcuni punti anche 30 metri, evidenti e fotografate da ogni angolo del capoluogo. Sul campo non è stato un divertimento perchè il rogo ha minacciosamente cambiato direzione a un certo punto, dirigendosi verso le vicine galleria di Collurania del raccordo autostradale dell’A24 e dell’abitato attorno al Ponte a Catena

Il fuoco ha provocato la disalimentazione della corrente elettrica nei due tunnel e questo ha indotto In via precauzionale Strada dei Parchi e Polizia stradale hanno deciso di chiudere l’accesso ai due tunnel e dunque il tratto comparso tra gli svincoli di Teramo Ovest e Villa Vomano: per circa un’ora il transito è stato deviato sulla viabilità locale. Sul posto sono stati impegnate diverse forze di soccorso dai vigili del fuoco con cinque squadre, i volontari antincendio della Protezione Civile della Cives di Teramo, del Gran Sasso d’Italia di Teramo e di Mosciano, Polizia, Croce Rossa e Carabinieri Forestale cui spetta il compito di ricostruire e individuare la dinamica di questo ennesimo scempio alla zona collinare secolare di Teramo capoluogo.

Ed è sempre più probabile, anche a guardare le tracce della devastazione di quanto il fuoco ha lasciato, che ancora una volta dietro il fuoco ci sia la mano dell’uomo.