Ultimo giorno di lavoro per il poliziotto teramano dopo una carriera animata da un alto senso del dovere e una grandissima umanità
TERAMO – A noi sembra ieri quando prendesti la grande e bella decisione. Perchè la divisa, Luciano Ruscitti, sembrava ti aspettasse da tempo, era confezionata su misura per te, per la tua indole, per la tua affabilità, per il tuo saper infondere sicurezza. E già da Vibo Valentia il tempo si mise a correre all’improvviso. Bologna, l’antiterrorismo all’aeroporto di Fiumicino, l’ordine pubblico nei grandi stadi della serie A e quel sanpietrino ‘stronzetto’ che ti volò dritto sulla testa a Parma, i servizi di sicurezza sulle piste da sci dell’Abetone e dei Prati di Tivo, fino ad approdare meritatamente a Teramo dove con grande sacrificio e qualche amarezza di percorso ti sei guadagnato l’ambìto posto alla Digos. Anche qui la grande famiglia della Polizia di Stato ti ha accolto con meritato affetto: e oggi ti saluta con un velo di tristezza.
Perchè sarà difficile abituarsi a saperti in pensione. E perchè conosciamo la tristezza che è dentro di te. Ma passa, anche se forse per un pò ti mancheranno quella routine quotidiana, fatta di giorni senza orari, vissute sempre con grande umanità, con il sentimento di chi vuol comporre più che punire, indagini lunghe e spesso infruttuose, ma tantissime altre volte cariche di soddisfazioni e di pacche sulle spalle. E sorrisi di ringraziamento come quel volto rilassato dopo la grande paura della bimba che salvasti in mare, quel giorno che eri fuori servizio.
E ti accompagnerà l’abbraccio di quei colleghi che oggi hanno condiviso con te la tristezza dell’addio al lavoro: sereno, prima o poi tocca a tutti. Hai dato abbastanza e meriti il giusto riposo. Ad majora, Lucià. Come hai sempre fatto potrai ancora assicurare protezione e sicurezza al di fuori della questura, che resterà sempre la tua seconda casa. E grazie.