“Test al più presto anche per i più piccoli”, D’Alberto lo chiede a Brucchi

Il sindaco ringrazia i colleghi e ‘l’esercito sanitario’ sempre in prima linea non senza lanciare critiche a medici e infermieri che si tirano indietro

TERAMO – In qualità di primo cittadino ma anche di presidente del Comitato ristretto dei sindaci, Gianguido D’Alberto, anche su segnalazione dei suoi colleghi, delle famiglie (tra le quali quelli della scuola dell’infanzia De Albentiis con una lettera aperta) e dei dirigenti scolastici, ha già avviato un’interlocuzione con il referente regionale Covid per poter coinvolgere in tempi strettissimi anche i più piccoli nella campagna di prevenzione. Ricordiamo infatti che dalla campagna di screening la Regine Abruzzo ha escluso in questa fase le scuole frequentate dai bambini della fascia di età tra 3 e 5 anni.

Siamo assolutamente convinti che lo screening debba essere esteso anche ai bimbi delle scuole dell’infanzia – sottolinea il sindaco – che non potendo vaccinarsi in questo momento sono quelli più esposti al rischio di contagio e trasmissione. Per questo ci siamo già attivati con il referente regionale per colmare questo gap“.

Il sindaco ha colto l’occasione dell’organizzazione dello screening in tre punti cittadini, facendo ricorso ancora una volta ad un’imponente macchina organizzativa, ha voluto ringraziare “tutti i Sindaci, il personale sanitario, l’unico vero ‘esercito sanitario’ e i volontari che come sempre si sono messi a disposizione dei Sindaci che hanno consentito, con le Asl, l’effettuazione dello screening“.

D’Alberto ha anche rimarcato però “come siano sempre e solo gli stessi medici e infermieri a scendere in campo, mentre oggi più che mai è necessario che tutto il personale sanitario, a partire da quello della medicina territoriale, dia il suo apporto, non individualmente ma in massa”.