Teramo, clamorosa rimonta a Gubbio (da 0-2 a 2-2), ma l’arbitro nega la possibile vittoria

Con un Perucchini strepitoso e un secondo tempo dominato i biancorossi pareggiano (Arrigoni e D’Andrea) il doppio svantaggio. Nel finale un mani evidente sul tiro del capitano

TERAMO – Il Teramo gioca a Gubbio la partita fotocopia di Viterbo, quasi in tutto, tranne che nel risultato finale: recupera due reti di svantaggio giocando un grande secondo tempo ma non riesca piazzare la stoccata decisiva che gli avrebbe fatto meritare la vittoria per 3-2. Ma che occasione hanno mancato i biancorossi per vincere ancora! L’urlo in gola ai tifosi biancorossi presenti sugli spalti è stato soffocato dalla doppia chance a 4′ dalla fine quando prima D’Andrea trova Ghidotti a parargli la conclusione ravvicinata e poi un altro bolide di Arrigoni la ‘parata’ netta di un difensore con il braccio sinistro, che il direttore di gara Villa di Rimini ha lasciato correre. Rigore sacrosanto, secondo noi, che avrebbe potuto valere un altro 2-3.

Il Teramo non si era demoralizzato quando al Gubbio, partito fortissimo, è riuscito far diventare tutto facile, segnando due gol in 12 minuti. Al 7′ è stato Cittadino a sbloccare su calcio di punizione, al 19′ Mangni ha raddoppiato infilandosi tra la coppa centrale teramana e battendo un incolpevole Perucchini. Partita di nuovo in salita, con i biancorossi – schierati con un 3-4-3 iniziale – che sono sembrati in balia degli avanti eugubini. Ma è stato ancora una volta Perucchini, con una prestazione super da miglior in campo, ha chiudere la saracinesca e a dire no almeno tre volte all’avversario al tentativo di triplicare le reti.

E anzi c’è riuscito anche, in maniera ancora più clamorosa, proprio poco prima che il Teramo accorciasse le distanze, nella ripresa. Un errore a centrocampo e la micidiale ripartenza del Gubbio ha portato Arena, al 61′, a concludere a botta sicura ma il volo plastico dell’estremo difensore biancorosso ha negato il 3-0. La rimessa in gioco ha messo capitan Arrigoni nelle condizioni di innescare un bolide da oltre 30 metri che si è insaccato ‘a palombella’ alle spalle di Guidotti, proprio nella porta sotto i tifosi biancorossi. Che sono esplosi di gioia 5 minuti più tardi quando Malotti (entrato assieme a Soprano per sostituire De Grazia e Iacoboni) ha messo al centro un pallone pulito per D’Andrea (da 9 minuti in campo al posto di Rosso) che ha sparato a botta sicura da due passi sottoporta, facendo il 2-2.

Tutti hanno creduto che il Teramo fosse in condizione di segnare ancora e di vincere, con un Gubbio alle corde sotto la spinta biancorossa e invece la meritata palla-gol per Arrigoni e compagni è sfumata in prima battuta per la prodezza di Ghidotti su D’Andrea e poi per decisione molto dubbia dell’arbitro che ha negato al Teramo un rigore apparso ai più netto.

GUBBIO (4-3-3): 1 Ghidotti, 2 Formiconi (Vk), 4 Bonini, 5 Redolfi, 33 Righetti; 19 Malaccari (K), 8 Cittadino, 20 Sainz Maza; 30 Arena, 11 Spalluto, 99 Mangni.
A disp.: 22 Meneghetti, 3 Aurelio, 6 Migliorini, 7 Fantacci, 9 Sarao, 17 Francofonte, 23 Tazzer, 25 Lamanna, 27 Bulevardi, 28 Di Noia. All.: Torrente.

TERAMO (3-4-3): 32 Perucchini, 15 Codromaz, 30 Iacoponi (Vk) (46′ Soprano), 18 Pinto (58′ Viero); 13 Bouah, 6 Arrigoni (K), 16 Rossetti, 2 Hadziosmanovic, 23 De Grazia (46′ Malotti), 9 Bernardotto, 20 Rosso (58′ D’Andrea).
A disp.: 22 Agostino, 3 Ndrecka, 11 Lombardo, 25 Papaserio, 26 Cisco, 28 Fiorani, 29 Forgione, 33 Montaperto. All.: Guidi.

Arbitro: sig. William Villa di Rimini.
Assistenti: sigg. Arena e D’Ascanio di Roma 1.
Quarto ufficiale: sig. Pacella di Roma 2.