VIDEO/ “La burocrazia mi ha tolto il Cas” e s’incatena al Parco della Scienza

Sfollato di Colleatterrato Basso non riceve più il contributo dopo l’uscita dal nucleo famigliare della figlia. “Ater e Comune si rimpallano le responsabilità, nessuno sa cosa dirmi”

TERAMO – Questa mattina, il signor Antonio Di Sante, sfollato del sisma del Centro Italia che abitava in una delle palazzine Ater terremotate di via Giovanni XXIII, a Colleatterrato Basso, ha deciso di incatenarsi all’esterno del Parco della Scienza per protestare contro la burocrazia che, dice, “ha bloccato l’erogazione sul suo conto corrente del contributo di autonoma sistemazione“.

La storia comincia quando la figlia ha acquistato un appartamento a San Nicolò e sarebbe uscita dal nucleo famigliare, particolare di cui era stato informato l’ufficio comunale specifico. L’Ufficio Cas invece ha bloccato il contributo di autonoma sistemazione, dice il signor Di Sante, sostenendo che devono verificare la situazione, ma da lì è arrivato il rimpallo di responsabilità e da ufficio ad ufficio senza trovare soluzione. “Io non lavoro e mia moglie prende 650 euro di pensione – dice – e ho bisogno di quei soldi perché l’affitto che io pago adesso non viene sospeso dal proprietario dell’appartamento dove vivo

L’uomo è deciso ad andare avanti: “Ho davvero bisogno di quei soldi. Resterò qui fino a quando non riceverò rassicurazioni da parte del Comune”.

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