La Finanza smaschera 38 teramani senza diritto al reddito di cittadinanza

C’è chi non risiede in Italia da almeno 10 anni, chi fa il cameriere ‘in nero’ e un imprenditore evasore fiscale che risulta nullatenente

TERAMO – Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Teramo, in collaborazione con l’Inps, ha riscontrato nei primi due mesi dell’anno, molteplici indebite percezioni del reddito di cittadinanza. In particolare, le fiamme gialle del capoluogo, di Giulianova, Nereto e Roseto hanno proceduto al controllo di 38 persone che sono risultate percepire senza averne i requisiti, il reddito di cittadinanza. La somma elargita dallo Stato a questi 38 è pari ad oltre 310mila euro.

L’aspetto più evidente è che la percezione del sussidio è risultata indebita nel 97% dei casi controllati. Nella maggioranza è dovuta a false dichiarazioni dei richiedenti circa il possesso, all’atto della presentazione della domanda, del requisito della residenza in Italia da almeno 10 anni. Tra i casi individuati, inoltre, ci sono state persone trovate a svolgere altri lavori ‘in nero’, soprattutto come camerieri, ma anche un imprenditore, risultato evasore fiscale, che aveva prodotto una falsa attestazione della sua situazione patrimoniale.

Tutti sono stati denunciati alla magistratura e il primo effetto che subiranno, prima di rispondere del reato, sarà la sospensione dell’erogazione del sussidio statale.