VIDEO e FOTO/ Fuggiti da Leopoli con la Croce Rossa e arrivati a Teramo: sono gli ucraini più fragili

Il racconto del capo spedizione della Cri nazionale, il teramano Pierluigi De Ascentiis, per due volte dentro il territorio in guerra per portare in salvo anziani e bimbi

TERAMO – Stanchi, provati dal lungo viaggio, ancor la paura fissa negli sguardi ma con un timido sorriso quando l’abbraccio si fa intenso, assieme al benvenuto di accoglienza in un.nuovo Paese, in una nuova città. Donne, anziani, bambini (il più piccolo di 4 mesi) sono arrivati questa mattina al Parco della scienza dove è stato allestito il centro di registrazione per i profughi, oltre che quello vaccinale.

Accompagnati dalla loro ‘scorta’ speciale, i volontari della Croce Rossa Italiana ce li hanno prelevati a Leopoli, sotto alle bombe russe, e con un viaggio non privo di insidie, nonostante fosse un corridoio umanitario, hanno raggiunto la salvezza. La colonna di pulmini della Croce Rossa è partita venerdì scorso prima dell’alba dalla base logistica del Trullo, guidata dal teramano emergency manager della Croce Rossa Pierluigi De Ascentiis: attraverso Cracovia, la spedizione umanitaria è arrivata al confine tra Polonia e Ucraina, poi e’ entrata due volte in territorio ucraino spingendosi fino a Leopoli, dove sono stati raccolti i profughi, dando la precedenza alle persone con delle fragilità.

Ed eccoli qui, 95 complessivamente, distribuiti in alcune regioni italiane, 16 a Teramo tra i quali una minore non accompagnata che verrà ospitata all’Istituto Castorani. Tra loro anche un caso positivo al Covid e due contatti stretti per i quali sono scattate le procedure previste dall’Ucat. Ad accoglierli anche il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto: “Il sistema di accoglienza – ha detto – sta reggendo grazie al sostegno di tutta la rete. I Comuni, come sempre, sono in prima linea“.

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