Civitella e Sant’Egidio, comuni in lutto per la morte di Danilo Lesti

I social si riempiono di messaggi di cordoglio e profili listati a lutto per la scomparsa del caporalmaggiore. Anche quello dell’ente della Fortezza, di cui sono originari mamma e nonno della vittima

SANT’EGIDIO – “Oggi è una giornata di dolore per la perdita del nostro caro concittadino Danilo Lesti, che ha perso la vita proprio lì tra le sue amate montagne. Le più sentite condoglianze da tutta la comunità di Sant’Egidio alla Vibrata che si stringe con affetto attorno ai familiari e agli amici di Danilo”. E’ uno dei tanti post, questo in particolare sulla pagina ufficiale del Comune di Sant’Egidio alla Vibrata, che accompagnano la scomparsa del caporalmaggiore del 5° Reggimento Alpini del Comando Brigata Alpina Julia’ di stanza a Vipiteno, Danilo Lesti che ha 34 anni ha lasciato la vita sulle ‘sue’ montagne teramane, a Monte Piselli di San giacomo di Valle Castellana.

Non c’è però soltanto il cordoglio dell’amministrazione comunale di Sant’Egidio, di cui Danilo era originario. Anche il Comune di Civitella del Tronto si è stretto alla famiglia, per testimoniare la sua vicinanza alla mamma Carla e al nonno Antonio di Danilo, entrambi civitellesi. Entrambi i gonfaloni sono listati a lutto.

Anche la comunità alpina, in apprensione da due giorni, è piombata nel lutto oggi, giornata in cui è stato fatto il tragico ritrovamento, alla base di. una parete rocciosa di circa 500 metri, poco distante dalla base di partenza della seggiovia, dove Danilo aveva espresso l’intenzione di realizzare una nuova strada ferrata per i frequentatori della montagna al confine tra le province di Teramo e di Ascoli. I social sono pieni di commenti e messaggi di affetto per Danilo, soprattutto quelli degli Alpini, sia della Brigata julia che degli alpini in congedo e delle associazioni.

Un giovane sottufficiale molto amato e apprezzato che in montagna dimostrava passione e professione, come qualcuno ha testimoniato. Tradito chissà da quale imprevisto, tradito da quella montagna che amava tanto da averne fatto una professione.