La Asl apre un ambulatorio dedicato al cancro del polmone

I pazienti avranno a disposizione un team multidisciplinare di chirurghi toracici, pneumologi e oncologi. Attivo ogni mercoledì mattina al Mazzini

TERAMO – La Asl di Teramo, per migliorare e velocizzare l’accesso al percorso diagnostico-terapeutico relativo al cancro del polmone, ha aperto al terzo piano del
Mazzini l’ambulatorio di patologia polmonare oncologica a cui si può accedere ogni mercoledì, dalle 9.30 alle 12.30, previa prenotazione mediante impegnativa del medico curante (classe di priorità: Breve).

I pazienti, con sospetto clinico e radiologico (raggi torace, Tac torace senza mezzo di contrasto) di patologia neoplastica polmonare, potranno direttamente usufruire di un parere multi-specialistico (delle equipe di Chirurgia toracica diretta da Roberto Crisci, di Pneumologia diretta da Stefano Marinari e di Oncologia diretta da Katia Cannita) già dalla prima visita, in modo da definire celermente il trattamento più idoneo.

Tale iniziativa completa l’assetto del Gruppo Interdisciplinare di Cure Oncologiche del Polmone, secondo quanto previsto e disposto dalla normativa regionale. Il cancro
del polmone rappresenta la maggior causa di morte nei Paesi occidentali. In Italia nel 2020 si sono registrate 40.800 nuove diagnosi di tumore polmonare, con quasi 34.000 morti in un anno; un uomo su 10 ed una donna su 35 manifestano la possibilità di sviluppare una neoplasia polmonare. Il trattamento chirurgico rappresenta l’unica opzione radicale di cura. Purtroppo solo il 15%-25% dei pazienti è operabile all’atto della diagnosi, sia per fenomeni d’invasività loco-regionale sia per la presenza di metastasi a distanza. Risulta pertanto fondamentale la precocità della diagnosi, anticipando il manifestarsi della sintomatologia specifica. Da qui l’apertura del nuovo ambulatorio al Mazzini.

La Asl di Teramo, da decenni all’avanguardia nel trattamento sia chirurgico sia oncologico del cancro del polmone, dall’aprile 2017 si è dotata di una tecnologia
diagnostica mini-invasiva, il cosiddetto Ebus
(acronimo di ‘Endobronchial Ultrasound’), fondamentale nello studio delle stazioni linfonodali ilari e mediastiniche necessario per la valutazione della possibilità di sottoporre a intervento il paziente e al suo corretto inquadramento terapeutico. Nel nostro territorio sono quindi possibili trattamenti mirati e personalizzati della patologia neoplastica polmonare, alla stregua dei centri maggiormente accreditati sul territorio nazionale – ha commentato il direttore generale Maurizio Di Giosia -“..