Assessore bersagliato dalle multe: 5 in pochi giorni e nessuna sul parabrezza…

Il zelante lavoro della Polizia municipale colpisce Valdo Di Bonaventura ogni volta che si avvicina per le manutenzioni alla Villa Comunale. Intanto altrove la sosta selvaggia dilaga…

TERAMO – Nulla da eccepire: le violazioni al codice della strada, se accertate, vanno sanzionate. Ma quando prendi 5 multe in pochi giorni, con la stessa macchina, ai più nota e soprattutto alla polizia locale, parcheggiata quasi sempre nelle vicinanze della villa Comunale, beh… considerando il protagonista verrebbe da pensare ad una sfida se non ad una persecuzione.

E’ quanto accade all’assessore alle manutenzioni Valdo Di Bonaventura, ‘sorpreso’ in fila all’ufficio postale per ritirare 5 atti giudiziari (quelli con la busta verde tanto per intenderci), contenenti altrettante multe: nessuna di queste era stata lasciata sul parabrezza – il che avrebbe ‘alleggerito’ il pagamento senza dover pagare anche i diritti di notifica -, bensì, come sembra essere diventato strumento molto in uso da parte della polizia locale di Teramo, annotando il numero di targa passando per strada e poi recapitando il verbale.

Di Bonaventura ha tentato di minimizzare, ma alla richiesta di approfondire l’argomento si è scoperto che le multe le ha ricevute quando era sceso momentaneamente per sbrigare quei lavori che spesso lo costringono a intervenire alla Villa comunale (l’ultimo in ordine di tempo la settimana scorsa perchè la fontana vicino al. laghetto si era tappata e l’acqua stava allagando giochi e aiuole) oppure in sopralluoghi con l’agronomo nei pressi dei Tigli. Insomma, mentre svolge la sua attività di assessore (e con la sua macchina). Cinque in pochi giorni, comminate con uno zelo e una imparzialità da guinness, che denotano una frequenza e attenzione nei controlli che se fosse applicata in alcune zone della città, notoriamente soffocate dalla sosta selvaggia, forse il problema sarebbe da tempo eradicato. Voi dite che non è una persecuzione, che colpisce l’assessore che rischia di più, perchè più spesso sulla strada per svolgere il suo mandato?