Il destino dei 44 studenti del Regio Liceo nel libro di Cocciolito

Sabato alla Biblioteca Delfico attraverso l’opera dell’avvocato teramano sarà possibile conoscere un pezzo della storia cittadina ignorato: la chiamata alle armi del 1917. Non fecero mai ritorno

TERAMO – Sabato prossimo (ore 17), nella corte interna della Biblioteca Melchiorre Dèlfico, si terrà la presentazione del volume dell’avvocato teramano Gianfranco Cocciolito: ‘Per l’inaugurazione della lapide… Cento anni dagli onori agli studenti del Regio Liceo… L’Ufficio Notizie di Teramo’. L’autore dialogherà con il professor Roberto Ricci della Deputazione Abruzzese di Storia Patria.

Il libro porta alla luce la complessa storia di un manufatto molto noto della Biblioteca Delfico e allo stesso tempo clamorosamente ignorato: nel corridoio d’ingresso della biblioteca è presente una lapide con un lungo elenco di nomi, per l’esattezza 44. Chi sono questi nomi? Da dove arriva la lapide? Chi ha scritto la frase in epigrafe?

Gianfranco Cocciolito, presidente degli Amici della Dèlfico, ricostruisce minuziosamente non solo la storia della lapide ma soprattutto le singole storie degli studenti del Regio Liceo, i 44 richiamati al fronte nell’ultimo anno di guerra, quasi al termine del 1917 e che non fecero mai ritorno. 

La storia della lapide incrocia a sua volta la storia della Biblioteca, in quanto a volere questa vivida testimonianza in ricordo dei giovanissimi caduti fu, insieme al preside e ad alcuni docenti,  il direttore della Biblioteca Luigi Savorini, che dettò l’epigrafe.

Infine l’autore ricostruisce il ruolo della presenza femminile nel periodo bellico a Teramo, un ruolo spesso dimenticato ed omesso, il cosiddetto ‘fronte interno’, meno fragoroso delle eroiche morti ma altrettanto importante per la tenuta del tessuto sociale. L’incontro in programma permetterà quindi di scoprire una storia complessa ed articolata che arricchisce ancora la nostra preziosa istituzione. A tutti i partecipanti verrà consegnata una copia del libro in omaggio