VIDEO/ Sette mesi e poi la discarica La Torre sarà solo un (pessimo) ricordo

Inaugurato il cantiere per la definitiva chiusura del sito con i 2,6 milioni del Masterplan. Sarà usata una soluzione innovativa leggera per non gravare sul versante

TERAMO – Sedici anni di sofferenza, sedici anni di incongruenze e scelte politiche disastrose, così come disastroso fu, agli inizi degli anni ’90, scegliere di impiantare nella contrada La Torre di Poggio San Vittorino una discarica su un versante improbabile, così come confermò, drammaticamente, il crollo del 2006.

Da allora sono stati buttati fiumi di soldi per cercare di mettere in sicurezza l’impianto da un lato e per smaltire il percolato dall’altro. Di mezzo la dichiarazione di uno stato di emergenza, con 2 milioni di euro buttati in un fallimentare piano di intervento gestito dalla prefettura di allora, promesse e tentativi, fino alla nomina, nel 2019, del sindaco D’Alberto quale commissario ad acta: grazie ai 2,6 milioni di euro del Masterplan – individuati e concessi dall’allora presidente della Regione Luciano D’Alfonso – oggi, 21 giugno 2022, forse si può dire che non solo i residenti della zona, ma l’intera comunità teramana, potrà dire addio alla discarica che nessuno voleva e che costituiva ogni anno una tassa di almeno 6-700mila euro.

Il cantiere, affidato all’impresa di Geremia Di Donato che si è aggiudicato l’appalto, è stato inaugurato questa mattina dal sindaco assieme ai progettisti, ai dirigenti del comune e degli assessori all’ambiente e alla TeAm, Valdo Di Bonaventura e Martina Maranella. Il sito verrà tombato grazie a una soluzione cosiddetta di ‘capping’ non tradizionale ma innovativa, con l’utilizzo di geo-stuoie leggere che non incidano sul versante con il peso invece rappresentato da ghiaia e argilla. I lavori dovrebbero concludersi entro 210 giorni, sette mesi, al termine dei quali il luogo dovrebbe tornare ad essere un calanco verde e piantumato.

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