Al Mazzini uno dei 20 interventi al mondo su un polmone di paziente Covid

E’ stato eseguito dal chirurgo teramano Duilio Divisi e il caso esposto al congresso internazionale del settore in Olanda

TERAMO – E’ stato effettuato all’ospedale Mazzini di Teramo, dal chirurgo toracico teramano Duilio Divisi, coadiuvato dai colleghi Andrea De Vico e Gino Zaccagna, uno dei 20 interventi al mondo sul polmone di un paziente affetto da covid 19. Non è un caso che questo sia avvenuto nell’Unità complessa a direzione universitaria del nosocomio cittadino, scenario di altri interventi salvavita e che l’evento medico sia finito sul tavolo delle relazioni del congresso europeo di chirurgia toracica, tenutosi in Olanda, a L’Aja, nei giorni scorsi.

Tecnicamente, il paziente abruzzese di 52 anni ricoverato al Mazzini è stato sottoposto alla rimozione chirurgica di accumuli di liquido misto a pus all’interno della parete polmonare (empiemectomia), con sutura diretta della fistola. Un caso reso ancor più complesso dall’infezione da Covid-19, in cui i polmoni presentano ampie zone di necrosi cellulare, che costringe i chirurghi ad un approccio diverso dalle procedure standard, dove l’esperienza gioca un ruolo decisivo nell’adozione di una metodica dettata dal singolo caso. Questo teramano è uno degli appena 20 al mondo, perchè di ciò che il chirurgo Divisi e i colleghi della sua equipe hanno dimostrato, ovvero caratteristiche del tessuto polmonare con importanti esiti d’infezione da Sars Cov-2, finora era stato riscontrato non su pazienti in vita ma da studi sulla base di autopsie. Il paziente adesso sta bene, grazie anche al contributo medico dell’equipe di Anestesia e Rianimazione del Mazzini.

L’intervento eseguito a Teramo è stato pubblicato su una nota rivista specialistica del settore e il riscontro della comunità scientifica internazionale si è tradotto in un invito al dottor Duilio Divisi a tenere una specifica relazione sull’argomento al 30esimo Congresso della ‘European Society of Thoracic Surgeons‘ in Olanda.. La presentazione, avvenuta davanti ai massimi esponenti della chirurgia toracica internazionale, ha suscitato ampio apprezzamento ed interesse di tutta la comunità scientifica molto sensibile ed attenta alle dinamiche legate alla problematica Covid.