FOTO/ Da Di Giovangiacomo a Cavallari, passando per Fracassa: storia settennale di ‘rotondine’ e di scelte

L’assessore ai Lavori pubblici della giunta D’Alberto ha reso decorosa in pochi giorni quella che nel 2015 fu prima sperimentata e poi tolta e che dal 2016 ha accompagnato le contraddizioni dei lavori del Corso

TERAMO – A guardarla oggi, 7 luglio 2022, conclusa, nuova e soprattutto definitiva, quanti potrebbero ricordare il travaglio dell’incrocio dai tanti nomi, di Ponte San Gabriele? L’avevano definita ‘rotonda sperimentale’, poi ‘rotonda mobile’ per diventare infine una delle due ‘rotondine’ (la gemella era a via Po-Fonte Regina). Una definizione che in sè portava anche tutta la precarietà di una struttura stradale, fatta alla bell’e meglio, costruita con new-jersey di plastica e cordoli ricettacolo di zozzume.

La rotondina nel corso della sua storia ha dimostrato tutta l’indecisione di chi avrebbe dovuto fare una scelta: con l’imminenza dei lavori di rifacimento di Corso San Giorgio, il percorso del bus (che una volta transitava per via Cerulli Irelli e svoltare poi nell’imbuto di corso San Giorgio per sbucare in piazza Garibaldi) doveva essere deviato, ma come? Appunto con la rotondina provvisoria, inventata ai tempi dell’assessore Giorgio Di Giovangiacomo, che la sperimentò ai primi di dicembre del 2014, ma fu costretto a fare marcia indietro. dopo appena un mese di sperimentazione. L’ordinanza che ne disponeva l’adozione dal 2 al 10 gennaio 2015, fu annullata dal 7 febbraio, con il ripristino della viabilità com’era prima, annunciando all’introduzione di una corsia doppia in uscita da piazza Garibaldi (come negli anni ’70-’80, quando era regolata da un semaforo).

A giugno 2016 la giunta di centrodestra ci riprova. Di Giovangiacomo si era dimesso ed era arrivato Franco Fracassa, che a sorpresa rispolvera l’idea della struttura ‘mobile’: «Dovremo farlo per necessità – disse -. La priorità è uscire dal corso e liberare i negozi. Dovremo chiudere l’accesso in via Cerulli Irelli e dunque dovremo riproporre la rotonda. Sarà sempre mobile aggiunse, ma soprattutto disse: “Sarà smantellata alla fine dei lavori del Corso”. I lavori (della rotondina) cominciarono il 13 luglio, la rotondina è poi diventata ‘definitiva’, offrendo un’immagine poco dignitosa, ridotta com’era nella sua precarietà e provvisorietà.

L’avvento di Giovanni Cavallari all’assessorato ai Lavori Pubblici, ha dato una sterzata ma ha soprattutto imposto quelle scelte che altri non avevano perseguito. Ecco allora che oltre ai lavori sul ponte San Gabriele, anche le rotondine ‘provvisorie-non provvisorie’ di via Fonte Regina e Ponte San Gabriele sono diventate definitive. Con pochi giorni di lavoro (una settimana in totale per Ponte San Gabriele, qualcuna in più per la più complessa sistemazione degli spartitraffico e delle isole salvagente in via Po), sono stati risolti sette anni di scelte-non scelte e soluzioni raffazzonate.

Le foto di questo articolo mostrano com’è oggi la zona, dopo i lavori.