Operatori, Comune ed Asbuc alla Gst: “Riaprite subito la seggio cabinovia”

Prati di Tivo: alla vigilia dell’assemblea, alcuni soci invocano una svolta tempestiva. “Lo stop provoca danni incalcolabili a tutti”. Intanto gli usi civici prorogano la scadenza del canone

PIETRACAMELA – Alla vigilia di una assemblea dei soci della Gran Sasso Teramano, che dovrà ottenere dall’Asbuc una proroga al pagamento del canone ma soprattutto procedere all’affidamento della stagione estiva della seggio cabinovia telemix dei Prati di Tivo (con assegnazione a Marco Finori dopo lo slittamento della decisione del Consiglio di Stato a non prima del 13 settembre), a conferma dell’urgenza di riavviare l’impianto e non compromettere anche questa stagione estiva (leggi qui il nostro articolo di ieri), il Comune di Pietracamela, gli operatori turistici e le Asbuc chiedono al liquidatore e ai soci di maggioranza (Provincia e Camera di commercio), l’immediata riapertura.

La richiesta è contenuta in una nota diffusa in giornata in cui non è chiaro come ciò potrebbe avvenire se non attraverso l’affidamento a Finori (vista la sospensiva che annulla la revoca della proroga della gestione e l’obbligo di restituire gli impianti). Non solo. E’ sorprendente che a sottoscrivere, se non a farsi promotore dell’iniziativa, sia il Comune di Pietracamela che ha voce in capitolo, direttamente, nella questione: un suo rappresentante (il sindaco, ndr) siede nell’assemblea dei soci al pari di quelli delle Asbuc di Pietracamela e di Intermesoli e la loro opinione potrebbe avere un peso in tal senso.

In ogni caso, la necessità di una svolta è impellente, come si dice nella nota: “A stagione estiva già ampiamente iniziata non è più tollerabile, alla luce del rinvio deciso dal Consiglio di Stato, che l’impianto, di fondamentale importanza per la dinamica turistica dell’intera montagna teramana debba restare chiuso con danni incalcolabili sulla operatività delle imprese ricettive, della ristorazione, dei servizi e, non da ultimo, arrecando un grave ed irreparabile danno di immagine ad una delle più conosciute stazioni turistiche montane del centro Italia.

Il liquidatore ed i soci maggioritari della Gran Sasso Teramano, Provincia di Teramo e Camera di Commercio e l’attuale gestore – si legge nella nota -, devono mettere in campo azioni immediate e risolutive affinché l’impianto possa essere riaperto con immediatezza. I sottoscrittori del presente comunicato sosterranno qualsiasi iniziativa si vorrà adottare per garantire la riapertura immediata dell’infrastruttura“.

Un primo passo verso la ‘facilitazione’ della soluzione in serata è arrivato dall’Asbuc di Pietracamela: il direttivo presieduto da Paride Tudisco ha accolto la richiesta della Gst di prorogare al 31 luglio il termine di scadenza del pagamento del canone di utilizzo dei terreni dei Prati “al fine di riaprire gli impianti con conseguente beneficio delle attività locali”.