Prati di Tivo: prima di riaprire bisogna certificare le manutenzioni

La riunione tra Di Natale e Finori convocata da Di Bonaventura: dopo i battibecchi, un passo avanti. Ma intanto la stagione estiva corre…

TERAMO – E’ partita con un battibecco questa mattina l’incontro (che doveva essere risolutivo) tra l’imprenditore e gestore temporaneo degli impianti dei Prati di Tivo, Marco Finori, il liquidatore della Gran Sasso Teramano, Gabriele Di Natale e il presidente della Provincia, Diego Di Bonaventura per poi quasi arenarsi sull’interpretazione di carte e necessità di firme ulteriori.

Alla fine, dopo due ore abbondanti di discussioni, tra due parti che si vede chiaramente essere in un rapporto ai titoli di coda, è stato deciso di accertare e soprattutto certificare, la natura e l’ammontare delle manutenzioni da eseguire sulla seggio-cabinovia per permettere di riaprirla. Sembrerà ancora polemico dire che poteva essere fatto prima, ma si comprende anche, purtroppo, il gioco delle parti: in ballo potrebbero esserci risarcimenti importanti e dunque ognuno cerca di tutelarsi come meglio crede, anche se questo va a discapito di chi, operatori e turisti, attendono con ansia di poter utilizzare l’impianto per godere meglio della bellezza del Gran Sasso.

E proprio in questo senso il presidente Di Bonaventura ha chiesto uno sforzo per il superamento temporaneo delle divergenze in nome dell’interesse pubblico e delle richieste che sono arrivate dai Sindaci e dagli operatori turistici“.

Nel corso della riunione in sostanza si è deciso “di arrivare al più presto ad una definizione certificata – tecnica ed economica – degli interventi manutentivi previsti dalla legge, la Provincia intanto liquiderà alla GST le 30 mila euro di spettanza della società che con questi fondi potrà assicurare il pagamento del canone all’Asbuc“.