Prati di Tivo: la Provincia non paga, i soldi per l’Asbuc li trova Di Natale. Apertura non prima di Ferragosto?

Mentre Finori aspetta l’ok dell’Ustif per avviare le manutenzioni, gli usi civici concedono uno sconto alla Gst e il permesso sui terreni. Eppure l’Ente si era detto pronto a sborsare 30mila euro di un vecchio debito

TERAMO – Prati di Tivo, apertura estiva della seggiocabinovia. Dove eravamo rimasti? Sono trascorsi altri dieci giorni dalla riunione tra il presidente della Provincia, Diego Di Bonaventura, il gestore Marco Finori (che ha fatto ricorso al Consiglio di Stato, udienza di merito fissata al 13 settembre), il commissario liquidatore della Gran Sasso Teramano, Gabriele Di Natale, ma poco o nulla si è mosso. L’unico ‘colpo di reni’ che ci si aspettava da tanti corridori in vista del traguardo, è arrivato dal liquidatore Di Natale che ha dovuto dar fondo al portafoglio dopo aver bussato a diverse porte, inutilmente, e dal presidente dell’Asbuc di Pietracamela, Paride Tudisco. Quest’ultimo ha concesso lo ‘sconto’ sul canone previsto fino al 30 settembre e ha accettato la somma che Di Natale è riuscito a mettere insieme, quasi 9mila euro, per aver l’autorizzazione sui terreni civici per l’apertura dell’impianto.

Questo perchè, contrariamente a quanto dichiarato ufficialmente a fine riunione del 18 luglio scorso, e cioè che “la Provincia intanto liquiderà alla GST le 30 mila euro di spettanza della società che con questi fondi potrà assicurare il pagamento del canone all’Asbuc“, non è avvenuto. qualcuno si è dimenticato di avviare la macchina burocratica per procedere al versamento materiale di questi soldi nelle casse della Gst? E’ mai possibile, con una tale pressione sul collo visto il tempo che scorre inesorabilmente e con essa anche la stagione estiva arrivata già a metà? Sembra così. Finori, intanto resta alla finestra, nonostante abbia trascorso dei giorni agitati, per le dimissioni del suo capo dei servizi tecnici. Per fortuna ne è stato individuato un altro e questo ha salvato l’avvio delle manutenzioni sull’impianto.

Manutenzioni che dovrebbero partire, appena sarà completato il percorso procedurale previsto: l’ok dell’Asbuc – che riceve in queste ore, sul filo di lana, la rata ‘scontata’ del canone da Di Natale – viene trasmesso alla Regione che lo gira all’Ustif. Quest’ultimo organismo, prendendo atto che Finori è il gestore riconosciuto, lo autorizzerà a far girare l’impianto e avviare le manutenzioni previste. Facendo due conti, se tutto questo avverrà, ma non prima della prossima settimana, Finori potrebbe aprire forse a Ferragosto.