Sparatoria al bar a Pescara: un killer uccide un uomo e ne ferisce gravemente un altro

La vittima aveva 66 anni ed era iscritto all’ordine degli architetti, il ferito ha 48 anni ed è un ex calciatore. Chi ha sparato è sceso da una moto, con in testa un casco: avrebbe esploso 6 colpi. Il delitto davanti a decine di testimoni terrorizzati

PESCARA – La serata agostana di Pescara è stata sconvolta in serata da una sparatoria avvenuta, nel bar gelateria del Parco, tra via Ravasco e la strada Parco, quasi a ridosso del centro cittadino. Il bilancio è di un morto e di un ferito in condizioni disperate, sottoposto in queste ore, a un intervento chirurgico in ospedale a Pescara.

Si è trattato di un vero e proprio agguato, portato nei confronti di due persone, italiane, sedute al bar da parte di un killer con il volto coperto da un casco da motociclista, che dopo aver esploso i colpi d’arma da fuoco si è dato alla fuga a bordo di uno scooter dove c’era ad attenderlo un complice. Le notizie sono ancora frammentarie, sul posto – dove ci sono molti testimoni oculari ovviamente sconvolti dall’accaduto – sono arrivati carabinieri e poliziotti della squadra mobile, con il questore Luigi Liguori e il capo della sezione investigativa GIanluca Di Frischia e da un pò anche il sindaco di Pescara. Carlo Masci.

Il dehor del bar dove si è consumato il delitto è stato delimitato ed è inaccessibile: da lontano si scorge un corpo a terra coperto da un telo bianco, mentre un’ambulanza ha portato via il ferito. “C’erano due persone di circa un trentina di anni a terra – ha raccontato una testimone spaventata – uno di questi ricoperto di sangue”.

Secondo una prima ricostruzione, l’allarme sarebbe stato un commerciante, nascosto nei pressi del Bar del Parco, che ha chiamato il 118 parlando sottovoce per non farsi notare.

“SCAPPATE SPARANO A TUTTI…” – “Scappate scappate stanno sparando a tutti”. E’ quanto urlato, secondo le testimonianze raccolte dall’ANSA sul posto, da alcuni ragazzi che si trovano casualmente nei paraggi e SI sono dati alla fuga dopo la sparatoria. Un fuggi fuggi, con gente nascosta dietro i muri. Non è chiaro al momento se gli aggressori erano uno o due. 

Sembra certo invece che chi ha sparato era completamente vestito di nero e con casco integrale, ed è fuggito sulla moto per via Ravasco. Sul luogo della sparatoria è arrivato anche il capo della Procura di Pescara Giuseppe Bellelli assieme al sostituto titolare dell’inchiesta Andrea Di Giovanni

LA VITTIMA AVEVA 66 ANNI, IL FERITO 48. L’uomo morto a seguito della sparatoria nel bar di Pescara si chiamava Walter Albi, 66 anni, e risulta iscritto all’albo degli architetti. Il ferito grave è Luca Cavallito, 48 anni, ex calciatore con precedenti penali. Una ulteriore ricostruzione dei testimoni conferma che a sparare è stata una sola persona giunta in moto: parlano di una mano fermissima che spara almeno sei colpi. L’uomo bardato col casco integrale sarebbe poi fuggito per via Vittorio Veneto a tutta velocità sulla moto di grossa cilindrata.


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