La Serie D potrebbe ripartire dalla società ‘Città di Teramo’

A poche ore dalla scadenza il progetto sportivo presentato dall’industriale romano Ponzuoli e da professionisti e imprenditori teramani è l’unico su cui puntare: allenamenti all’Acquaviva e settore giovanile con la Bonolis. Ma servirà l’ok della Figc

TERAMO – Può considerarsi una corsa solitaria quella della nuova compagine calcistica che risponde alla denominazione sociale di Società Sportiva Dilettantistica ‘Città di Teramo’, nell’avviso di manifestazione di interesse per ricostruire il calcio cittadino ripartendo dai Dilettanti. Perchè alla scadenza ormai imminente – tra poco meno di 4 ore, alla mezzanotte di oggi – del termine per la presentazione, si considera sfumata la p osibilità di valutare un secondo progetto che avrebbe fatto capo all’ex presidente del Chieti, Antonio Mergiotti.

Dunque, sul tavolo della Commissione comunale presieduta da Gianni Gebbia e nominata dal sindaco (nelle prossime ore), ci sarà solo il progetto romano-locale dell’industriale del caffè Lorenzo Ponzuoli. Il titolare del Gran Caffè Santos ha trovato ottima corrispondenza e disponibilità negli imprenditori e professionisti teramani, a partire dagli assicuratori Romolo De Baptistis e Alfonso De Berardis, da Edy Rastelli (figlio dell’allora compianto dirigente Lido, che portò a Teramo l’allenatore Gigi Del Neri e Enrico Chiesa), dal costruttore ed editore televisivo Filippo Di Antonio, all’ex presidente del Teramo della promozione in Serie C nei primi anni ’90, Nanni Cerulli Irelli. Si ripartirebbe da loro, dunque, se la Figc dovesse accogliere il progetto sportivo di ripartenza da una serie immediatamente inferiore a quella persa dal club, ovvero la Serie D, con un programma nuovo che fonderà anche e soprattutto sull’investimento nel settore giovanile, dove la scuola calcio ‘Bonolis’ di Massimo D’Aprile dovrebbe essere il perno attorno al quale puntare sul futuro della rosa.

E sempre riguardo al ricordo dello storico medico della società biancorossa, Nino Bonolis, per il momento la questione stadio è solo un dettaglio dell’operazione, che deve superare scogli ben maggiori, a cominciare dall’ok della Federazione. Quando sarà ora di affrontare il tema campo da giuoco, si vedrà, anche probabilmente con il contributo di quelle forze istituzionali che credono nel rispetto del calcio cittadino e che vedono nell’impianto maggiore l’unica sede nella quale vedere esibirsi le maglie bianche e rosse. Per il momento il campo di allenamento è individuato nell’Acquaviva. Stando alle prime indiscrezioni, sarebbe stato individuato anche il direttore sportivo nella figura del giovane Paolo D’Ercole, con ottime referenze a partire dalla sua esperienza nel Notaresco.