VIDEO/ Viale Bovio, rischio abbattimento per i platani. Se non sono gravi, saranno potati a ottobre

Questa mattina il sopralluogo con i prelievi da parte dell’agronomo regionale: è probabile il rischio ‘cancro colorato’ che imporrebbe decisioni drastiche per evitare rischi di altri crolli. L’assessore Di Bonaventura garantisce comunque un intervento di sfoltimento delle chiome

TERAMO – Sopralluogo questa mattina in viale Bovio dell’agronomo dell’ufficio regionale fitosanitario per il prelievo di campioni utili a verificare, in laboratorio, se gli storici platani cittadini siano affetti dal cosiddetto ‘cancro colorato’, tipico di queste alberature.

Chiarire la natura della ‘forza’ dei tronchi di queste piante è importante non solo per capire cosa abbia provocato il crollo, parziale, di uno dei platani nei pressi dell’edicola la notte sul 19 agosto (per fortuna senza provocare danni a persone o a cose), ma anche quale strategia adottare nei confronti degli altri platani.

E’ ovvio che il problema è molto sentito in questa strada storica del centro città e non solo per i rischi che altri crolli possano rappresentare. Anche questa mattina alcuni commercianti e residenti hanno espresso le loro perplessità all’assessore al verde pubblico, Valdo Di Bonaventura: da un lato c’è preoccupazione per la stabilità di queste grandi piante, dall’altro esiste la richiesta pressante di una più costante manutenzione, che se è vero che in questi ultimi mesi c’è stata, è rimasta assente per anni in questa zona.

C’è addirittura chi chiede che i platani vengano abbattuti per liberare la visuale e rendere meno problematica la pulizia e recuperare il decoro del viale: molti si lamentano della continua presenza di fogliame sulla strada e i marciapiedi, nonostante la Teramo ambiente abbia fatto un intervento a fondo nei giorni scorsi, ma soprattutto dell’invasione di insetti di ogni tipo che vivono questi alberi.

L’assessore, che era accompagnato dal vigile ecologico Vincenzo Calvarese, ha assicurato interventi risolutivi una volta conosciuta la ‘diagnosi’ dell’agronomo, attesa tra una settimana circa. Non è escluso l’abbattimento, così come in alternativa, e nel caso il quadro fosse meno grave, una più attenta e radicale potatura nel mese di ottobre.

Guarda l’intervista all’assessore Valdo Di Bonaventura