Finisce in tribunale la squalifica dell’arbitro teramano per aver truccato le partite di tennis

L’agenzia internazionale sull’integrità del tennis ha bandito per 7 anni (con 50.000 dollari di multa) il giudice Lorenzo Chiurazzi che denuncerà l’organismo per aver divulgato il suo nome

TERAMO – Si può truccare una partita di tennis? Sembrerebbe di sì a giudicare dal fatto che una mezza dozzina di tennisti di seconda fascia, come due fratelli egiziani nel 2018 e nel 2020, siano stati squalificati a vita, altri per un periodo di tempo e addirittura, nel giugno dello scorso anno, la tennista russa Yana Sizikova è stata arrestata al Roland Garros dopo la sconfitta al primo turno di doppio degli Open di Francia , nel mezzo di un’indagine sulle partite truccate del torneo dell’anno precedente. Nel 2021 gli organi direttivi internazionali del tennis professionistico hanno istituito l’International Tennis Integrity Agency (ITIA) come ulteriore passo per combattere la corruzione nello sport.

La questione adesso sembra aver superato i confini nazionali e quelli regionali abruzzesi, coinvolgendo per la prima volta un arbitro, il teramano Lorenzo Chiurazzi, salito agli onori delle cronache dopo il comunicato diffuso nella giornata di ieri proprio dall’Agenzia internazionale per l’integrità del tennis. Il direttore di gara internazionale e giudice di linea, come riportato questa mattina anche dai quotidiani sportivi nazionali, è stato bandito dal tennis per sette anni e sei mesi, multato di 50.000 dollari, con 33.500 sospesi. Il motivo, secondo quanto riportato dall’ITIA, è quella di aver ammesso di aver partecipato a partite truccate. I fatti risalgono al torneo di Perugia nel 2021, con l’arbitro teramano che, si legge nella nota, “avrebbe ritardato l’inserimento dei punteggi nel dispositivo elettronico, e l’inserimento di punteggi che non riflettevano i punteggi effettivi sul campo“. A Chiurazzi, che potrà tornare sul campo dall’11 febbraio 2030, vengono anche contestate la mancata collaborazione con l’indagine ITIA e la mancata segnalazione di atteggiamenti non conformi alle regole.

La vicenda finirà però nelle aule di tribunale, considerato come Chiurazzi ha accolto la squalificata, tuonando contro l’ITIA e riferendo che denuncerà l’organismo internazionale che vigila sull’integrità nel tennis. “Prendo atto della condotta tenuta dall’ITIA (di pubblicazione della notizia della mia squalifica sul proprio sito, con indicazione del mio nominativo), in palese violazione della normativa europea sul diritto alla privacy (Regolamento U.E. 2016/679). Mi riservo di proporre azione di risarcimento dei danni di immagine nei confronti dell’ITIA, mediante il mio avvocato Enrico Lubrano. Ritengo, infatti, manifestamente illegittima la proposta ricevuta dalla stessa ITIA (per iscritto in data 16 agosto scorso) di mantenere la riservatezza e di non pubblicare il mio nominativo, soltanto laddove avessi fatto i nomi di altri arbitri coinvolti. Peraltro, ho fornito all’ITIA tutta la collaborazione possibile, consentendo di estrarre tutti i dati presenti sul mio cellulare e fornendo alla stessa ogni notizia di mia conoscenza”.