VIDEO E FOTO/ Papa Francesco, giornata memorabile all’Aquila e alla Perdonanza: “Jemo ‘nnanzi”

Il Pontefice ha salutato gli aquilani in Piazza duomo dopo aver visitato la cattedrale. A Collemaggio ha celebrato la messa davanti, la prima di un Santo Padre alla celebrazione di Celestino V in 728 edizioni. Poi l’apertura della Porta Santa

L’AQUILA – Giornata intensa di emozioni e commozione quella vissuta oggi all’Aquila per la presenza di Papa Francesco, in occasione dell’apertura della Porta Santa della Basilica di Collemaggio, per la 728esima edizione della Perdonanza Celestiniana.

Il Santa Padre arrivato in elicottero dopo aver superato un problema di atterraggio dovuto alla nebbia fitta (e a cui il Pontefice ha fatto riferimento nell’Angelus quando ha ricordato che in tutte le miserie Dio offre una porta attraverso la quale trovare una via d’uscita), ha incontrato la popolazione aquilana e le autorità visitando il Duomo restaurato, complimentandosi per la cappella delle memoria e incontrando i famigliari delle vittime del terremoto del 2009, sottolineando il sacrificio e la tempra di una popolazione che ha saputo ripartire e ricostruire con enormi sacrifici.

Il Pontefice ha strappato poi applausi chiudendo il suo discorso con la frase “Jemo ‘nnanzi“, ossia “andiamo avanti” così come si trovò a dire nel 2014 durante un’udienza a cui avevano preso parte 130 aquilani del gruppo di azione civica che porta lo stesso nome.

Procedendo quasi a passo d’uomo, la Papamobile ha raggiunto dalla piazza Duomo il viale di Collemaggio per fare il suo ingresso nel piazzale tra due ali di folla.
Grande entusiasmo dei fedeli presenti. Sul palco anche l’Orchestra del Conservatorio ‘Alfredo Casella’ con le principali corali cittadine tra cui la Schola Cantorum. 

Il Papa, nell’omelia della Messa davanti alla basilica di Collemaggio, all’Aquila, ha espresso l’auspicio che “sia un tempio del perdono, non solo una volta all’anno, ma sempre, tutti i giorni. È così, infatti, che si costruisce la pace , attraverso il perdono ricevuto e donato. L’Aquila, da secoli, conserva vivo il dono che proprio Papa Celestino V le ha lasciato. È il privilegio di ricordare a tutti che con la misericordia, e solo con essa, la vita di ogni uomo e di ogni donna può essere vissuta con gioia. L’Aquila sia davvero capitale di perdono“, ha concluso il Papa.

Il Pontefice ha invitato a distaccarsi dallo “spirito del mondo, che è dominato dall’orgoglio per farci umili e mitiL’umiltà – ha sottolineato Francesco nell’omelia della Messa a Collemaggio – non consiste nella svalutazione di sé stessi, bensì in quel sano realismo che ci fa riconoscere le nostre potenzialità e anche le nostre miserie. A partire proprio dalle nostre miserie, l’umiltà ci fa distogliere lo sguardo da noi stessi per rivolgerlo a Dio, Colui che può tutto e ci si ottiene anche quanto da soli non riusciamo ad avereTutto è possibile per chi crede. La forza degli umili – ha proseguito il Papa – è il Signore, non le strategie, i mezzi umani, le logiche di questo mondo“.

Per questo “Celestino V è stato un testimone coraggioso del Vangelo, perché nessuna logica di potere lo ha potuto imprigionare e gestire. In lui noi ammiriamo una Chiesa libera dalle logiche mondane e pienamente testimone di quel nome di Dio che è la Misericordia“. “Questa – ha concluso il Papa riferendosi alla misericordia – è il cuore stesso del Vangelo, perché la misericordia è saperci amati nella nostra miseria ed essere credenti non significa accostarsi a un Dio oscuro e che fa paura“.

Il Papa alla fine della visita all ‘Aquila e dop aver aperto la Porta Santa della Basilica di Collemaggio, ha sostato in preghiera davanti alla tomba di Celestino V, il primo pontefice ad avere rinunciato alla sua carica. Su questo momento tanto si è speculato nei mesi scorsi ricordando come Benedetto XVI, nella sua visita del 2009, aveva lasciato, come omaggio, sulla tomba di Celestino V il pallio che gli era stato imposto ad inizio di pontificato. Un gesto che, per molti, aveva anticipato la sua decisione del 2013, quella di rinunciare al suo ruolo.



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