Replicare per la maggioranza è un… rigore: “Sciacallaggio politico che insulta la città e la tifoseria”

L’intervento della coalizione di D’Alberto: “Non si può strumentalizzare per fini politici anche il calcio. Il sindaco va ringraziato per aver salvato il salvabile”. E sul Pef: “Difendiamo l’interesse pubblico, bello sapere che loro hanno cambiato idea”

TERAMO – Se vogliamo rimanere in ambito calcistico, è un calcio di rigore quello che tira (e segna) la maggioranza consiliare del sindaco Gianguido D’Alberto sul caso ‘Teramo in Promozione’ che l’opposizione, maldestramente stimolata dai consiglieri Corona e Luzii, ha tirato in ballo per attaccare il primo cittadino. E infatti scontata la replica che arriva dai banchi a sinistra della giunta, perchè sono gli stessi falsi storici citati dalla minoranza a smentirli.

I consiglieri della coalizione di centrosinistra, puntano soprattutto su un aspetto importante, nella polemica: il calcio nel capoluogo, il Teramo, è un bene comune che non si strumentalizza per la politica e anzi andrebbe tutelato ‘bipartisan’; inoltre, il primo cittadino avrebbe potuto stare a guardare come fatto dal suo omologo di Campobasso e non immischiarsi, invece ha voluto svolgere il suo ruolo istituzionale per difendere quello che si poteva, e portare a casa il massimo risultato possibile: che, visto l’accanimento messo dalla ‘vecchia’ dirigenza nei ricorsi alla magistratura extrasportiva, ha fatto sì che si perdesse il treno per Serie D o per l’Eccellenza. Sul Pef, poi: la maggioranza si meraviglia del dietrofront dell’opposizione sul tema, visto che la giunta sta facendo quel lavoro di approfondimento condiviso con il consiglio comunale, per verificare che nel Piano economico finanziario presentato dal gestore, alla fine prevalga l’interesse pubblico, con la contemporanea tutela degli interessi del privato.

‘Insulto’ alla città, alla sua tifoseria e anche a quel gruppo di volenterosi imprenditori impegnati a risollevare le sorti del calcio cittadino, viene definita la frase che parla di ‘ripartenza offensiva’ quella che il Teramo sarà costretto a fare dalla Promozione.

La verità è che, in assenza di argomentazioni, scrive la maggioranza consiliare, è più fare sciacallaggio politico. Ecco il testo del comunicato di replica della maggioranza consiliare: “L’opposizione non si ferma davanti nulla e così, non avendo alcun argomento valido per contestare l’operato del primo cittadino, arriva a mettere in atto un vergognoso sciacallaggio politico, espressione di chi oggi sta festeggiando e strumentalizzando il momento di difficoltà del calcio cittadino.
Nell’attacco, senza senso, sferrato all’indirizzo del Sindaco, che si è sempre mosso nel rispetto delle proprie competenze istituzionali, i gruppi di minoranza hanno dimostrato ancora una volta la totale incapacità di leggere fatti e documenti.
E così il comunicato dei gruppi di opposizione non può che suonare come un vero e proprio insulto alla città.
Per quanto riguarda l’avviso pubblico per l’acquisizione di manifestazione di interesse per l’iscrizione della squadra di calcio della città di Teramo al campionato serie D / Eccellenza regionale, l’interlocuzione con la Figc, come da atti, era iniziata già in data 19 luglio. In mancanza di una risposta della Figc, legata ai ricorsi presentati dalla Ss Teramo Calcio, il primo cittadino ha provveduto nei tempi a pubblicare il relativo avviso pubblico e a presentare richiesta di accreditamento, con la Federazione che ha risposto solo il 29 agosto, in quanto la sentenza del Consiglio di Stato era stata depositata nella giornata del 26.
Nell’attuale situazione il fatto di essere riusciti a ripartire dalla Promozione, a fronte del rischio di dover ricominciare dalla Terza categoria, è il miglior risultato che si potesse ottenere. E parlare di ripartenza “offensiva” è un insulto non solo verso la città e la sua tifoseria ma anche nei confronti di quei pochi, volenterosi e appassionati imprenditori che hanno sentito il dovere di sobbarcarsi un gravoso impegno per garantire la prosecuzione del calcio a Teramo.
Per quanto riguarda il Pef viene quasi da sorridere di fronte alle dichiarazioni della minoranza. Mentre il Sindaco e questa maggioranza hanno sempre difeso e continuano a difendere l’interesse pubblico prevalente nel confronto con il privato, oggi la minoranza smentisce se stessa dopo aver, in consiglio comunale, chiesto e ottenuto un consistente rinvio per un approfondimento nelle sedi competenti, con l’obiettivo di poter votare anche loro il provvedimento. Sarà un caso ma questo alla fine ha coinciso, e forse provocato, il ricorso ad un complicato arbitrato da parte del gestore dello stadio. Prendiamo atto, dunque, che la minoranza è pronta a votare il Pef in consiglio.
Per quanto riguarda infine i fratelli Ciaccia, anche in questo caso le polemiche sono sterili e strumentali. L’amministrazione comunale, su richiesta, ha concesso uno spazio a quella che era la nuova proprietà della società calcistica, con il primo cittadino che si è semplicemente limitato a un mero e breve saluto istituzionale, così come sempre accaduto in ogni realtà. Al contrario di quanto accaduto in questa ultima fase, in cui il ruolo del nostro Sindaco è stato decisivo, ben oltre ogni dovere istituzionale, nel garantire ancor oggi, seppur in un campionato dilettantistico, un futuro alla squadra di calcio.
L’opposizione, che conta tra i suoi consiglieri molti ex amministratori delle precedenti giunte di centrodestra, farebbe meglio a studiare e informarsi prima di lasciarsi andare a uscite improvvide. Così come farebbe bene ad evitare polemiche strumentali e a iniziare a lavorare per il bene della città.
Così come dovrebbe evitare di strumentalizzare a fini politici un bene comune come la squadra di calcio della città capoluogo
“.