VIDEO E FOTO/ Il Palaska da oggi è il Pala Tino Pellegrini. Ricordi e commozione per l’intitolazione al ‘maestro di vita’

La cerimonia nel pomeriggio per dedicare l’impianto all’allenatore delle due promozioni in serie A di basket con Teramo e Campli. Le toccanti parole del suo capitano Bebè Martorelli, dell’olimpionico Corrado Pellanera, di tanti amici e suoi giocatori. La soddisfazione del Comitato promotore, con Maranella, Di Giovanni e Ruscitti

TERAMO – A fine mese, il 28 settembre, avrebbe compiuto 97 anni. Da 5 anni invece, dopo aver convissuto con la sua città adottiva da quando ne aveva 9, non è più con noi ma da stasera è come se Renato ‘Tino’ Pellegrini sia nato una seconda volta: il Palaska da oggi è il PalaTinoPellegrini, dopo l’intitolazione ufficiale dell’impianto di Scapriano al compianto maestro di sport e di vita. Due promozioni in serie A con Teramo e Campli, un titolo di vicecampione nazionale juniores con i giovani teramani, buone doti di cestista nonostante fosse cresciuto da attaccante nel calcio, presente a se stesso anche nell’esperienza da consigliere comunale del Partito comunista, Pellegrini era nato per scolpire quel suo nome sulla facciata d’ingresso del palazzetto dello sport che ha rivissuto, a oltre 40 anni dalla ‘sua’ promozione, i fasti della serie A (che si giocava alla Casa dello Sport negli anni ’50).

La cerimonia è stata toccante, e non solo per il momento del ricordo. Nell’atrio del palazzetto si sono riuniti tanti teramani che hanno scritto ognuno pagine importanti dello sport cittadino, molti che non si incontravano da decenni, e ognuno ha portato un aneddoto, un ricordo, un geloso segno personale del ‘contatto’ con Tino Pellegrini. Riuniti da un comitato promotore che ha raccolto in un baleno oltre 300 firme a favore dell’intitolazione, composto dal ‘capitano’ di una vita della squadre di Pellegrini, Benito ‘Bebè’ Martorelli e da Marcello Maranella, Ermanno Ruscitti e Pino Di Giovanni: un’idea, rilanciata dalla pagine del quotidiano La Città dal direttore Alessandro Misson e diventata realtà in pochissimo tempo, grazie alla spinta del sindaco Gianguido D’Alberto e del presidente del consiglio Alberto Melarangelo, ma soprattutto dall’unanimità dell’intero consiglio comunale. Una testimonianza tangibile di quale segno il maestro Tino abbia lasciato nella teramanità dello sport semplice e di grande sacrificio, delle regole dure e tanto, tanto rispetto.

A ricordarlo le parole del sindaco e di Marcello Maranella, quest’ultimo molto incisivo nel disegnare il Pellegrini di tutti i teramani, di quel ‘condottiero’ che seppe portare in città l’esperienza dello ‘sport degli americani’, conosciuto all’estero e riportato tra i bassi e le palestre rumorose della città degli anni ’50: un periodo di rinascita che ha coinciso con i successi della Libertas Teramo e poi D’Alessandro, in cui Pallegrini trascinò ‘giganti’ dal nome di Costante Bernardini e Tullio Sorgi e formò giovanissimi talenti che da manipolo di disorientati ma caparbi giocatori diventarono i vice campioni d’Italia della categoria juniores. Da lì i grandi passi nel mondo del basket, primo fra tutti quel Corrado Pellanera olimpionico, ma anche Tonino ‘Tatum’ Di Dionisio e Giorgio Forti. Ma tutti ricorderanno i tanti che sono passati sotto la sua ala protettrice e hanno imparato a giocare a basket ma anche a vivere. Vincenzo GiannellaUmberto Di GennaroTommaso CerovazGuido AncaraniGiorgio CassettiGianni PirocchiGiusto Corrado PellaneraNino OrianiVincenzo MarcucciBenito Bebè MartorelliDomenico Spinucci,

Oggi la città ne coglie un segno tangibile, con questa intestazione. Il Palazzetto di Scapriano ha atteso a lungo senza avere un nome, ma l’attesa è stata ben ripagata.