L’esercizio interno al Mazzini aveva aperto regolarmente ma poco dopo le 11 ha chiuso i battenti tra lo stupore di clienti, personale e degenti. I baristi in fila al pronto soccorso. L’Azienda interviene sulla Pap e il locale torna a funzionare nel pomeriggio
TERAMO – Fino a poco prima delle 11 era regolarmente funzionante e distribuiva colazioni come di consueto. All’improvviso, poco prima di mezzogiorno, il bar dell’Ospedale Mazzini ha chiuso. Stop al servizio, con gli utenti e il personale del nosocomio rimasti delusi davanti alle vetrate chiuse.
Sulle prime impossibile capire bene cosa fosse successo. Poi la clamorosa motivazione ha arricchito la discussione e movimentato la mattinata del Mazzini: a decidere di chiudere sarebbero stati le mezza dozzina di dipendenti che lavorano nell’esercizio pubblico, che lamenterebbero arretrati nei pagamenti sui quali non avrebbero ricevuto garanzie di… incasso da parte della Pap, l’azienda che gestisce il bar (assieme alla somministrazione dei pasti negli ospedali). Per questo hanno deciso di incrociare le braccia, con uno ‘sciopero’ inusuale.
Contemporaneamente alla chiusura, sarebbe stata notata la presenza degli stessi dipendenti in fila al pronto soccorso, perché alcuni di loro avrebbero accusato malori.
AGGIORNAMENTO
Anche la Asl di Teramo, proprietaria dell’immobile locato alla ditta che gestisce il bar, è rimasta spiazzata dall’improvvisa situazione, nonostante da tempo abbia un’interlocuzione continua con il soggetto gestore del servizio al fine di scongiurare disservizi o interruzioni nella fornitura. “Proprio ieri si è tenuto l’ultimo incontro – scrive in una nota la Asl -, in cui la direzione strategica ha avuto ampie rassicurazioni da parte dell’impresa, la quale ha ricevuto un notevole supporto, anche dal punto di vista economico, da parte dalla Asl. La direzione strategica, che sta monitorando costantemente la situazione, si è spesa fattivamente per la riapertura del servizio, avvenuta già nel primo pomeriggio“.