Venti voti favorevoli per il documento che adesso passerà all’approvazione del cda della società: “La trasformazione in house fondamentale per il futuro”
TERAMO – Il consiglio comunale ha approvato, con 20 voti favorevoli e 3 contrari, il piano industriale della Teramo Ambiente. In assise civica sono stati il presidente della società in house, Sergio Saccomandi, e l’assessore Martina Maranella, ad illustrare le linee generali di un piano strategico che successivamente passera all’approvazione del Cda della TeAm.
Il piano redatto dalla società ‘Valore Associati’ di Lanciano presenta aspetti e punti di forza che vanno dalla riduzione dei costi al miglioramento degli elementi economico-finanziari, permettendo di mantenere costante, se non addirittura in abbattimento, le tariffe applicate per i servizi offerti. Ma a sottolineare quanto oggi è possibile prevedere per il futuro della municipalizzata è stato il sindaco Gianguido D’Alberto e poi anche il consigliere Mauro Di Dalmazio: la trasformazione in house della società (che prima era pubblico-privata) non solo ne ha permesso la sopravvivenza con la salvaguardia di due centinaia di posti di lavoro, ma l’ha resa un riferimento a livello provinciale nell’ambito delle nuove disposizioni dell’Agir. L’attuale gestione dunque, ha portato la società a migliorare le sue prestazioni economico-patrimoniali e finanziarie, così da renderla più ambiziosa rispetto ai competitor operanti sul territorio regionale
Nel piano industriale sono state infatti tracciate diverse linee di intervento, con l’inserimento degli investimenti da realizzare da qui al 2028 in tutti i settori operativi, come il potenziamento della gestione del verde, la verifica impianti termici, la realizzazione dell’impianto di cremazione, il centro del riciclo e non per ultimo la realizzazione del biodigestore, che di recente ha ottenuto l’assegnazione di un finanziamento di 28 milioni di euro.
Sono previsti diversi interventi strutturali, tra i quali l’acquisizione di nuovi servizi, la riorganizzazione dell’area personale, la riduzione dei costi operativi, l’ammodernamento del parco-mezzi, la creazione di nuove posizioni gestionali tra i quali il Controllo di gestione, l’Area Llegale e una figura di coordinamento, il tutto esclusivamente mediante una diversa ricollocazione del personale interno già esistente.