Ribaltone Prati, la Gst presenta reclamo contro la sentenza del giudice

La Provincia si oppone alla decisione con cui il tribunale ha poto sotto sequestro gli impianti. D’Angelo: “La nostra priorità è riaprire gli impianti per l’estate»

TERAMO – La Gran Sasso Teramano presenterà un reclamo contro la sentenza emessa dal giudice Silvia Fanesi, con cui, nel più ampio contenzioso instaurato dall’imprenditore sambenedettese Marco Finori, ha affidato a quest’ultimo la custodia degli impianti di risalita dei Prati di Tivo, quale parte dei mobili e immobili della Gst di cui lo stesso aveva chiesto il sequestro preventivo.

A deciderlo è stata la riunione informale dall’assemblea dei soci, tenutasi questa sera in Provincia tra i soci della società proprietaria degli impianti, e coordinata dal presidente della Provincia, Camillo D’Angelo. La contro-iniziativa giudiziaria, che partirà immediatamente a firma dei legali Pietro Referza e Divinangelo D’Alesio, sarà ratificata ufficialmente dall’assemblea convocata per il prossimo 11 aprile.

È con un formale reclamo, che la Gran Sasso Teramano ha deciso di rispondere all’ordinanza del Tribunale di Teramo, che ha disposto il sequestro cautelativo degli impianti di Prati di Tivo e Prato Selva, accogliendo il ricorso del precedente gestore, nominato custode degli impianti stessi.

La Provincia di Teramo e i soci della Gst, nel corso dell’assemblea di questa sera, hanno infatti deciso, sentiti anche i legali della società, di dare mandato al liquidatore di proporre appunto reclamo per la revoca dell’ordinanza che ha disposto il sequestro giudiziario del ramo d’azienda.

«Pur nell’assoluto rispetto istituzionale dei ruoli – ha commentato il presidente della Provincia, Camillo D’Angelo – abbiamo deciso di proporre reclamo nella dichiarata intenzione di addivenire in tempi brevissimi ad una soluzione della vicenda, perché il nostro auspicio è quello che possa concretizzarsi quella che è, e resta, una priorità dell’Amministrazione provinciale, ovvero la piena funzionalità degli impianti per l’avvio della stagione estiva».

E’ presumibile che l’udienza per la discussione del ricorso della Gst venga fissata in tempi brevi, al massimo una ventina di giorni. Intanto la parte opposta, rappresentata dall’avvocato Gianni Falconi nell’interesse di Marco Finori, avrebbe intimato alla Gst, attraverso a notifica da parte dell’ufficiale giudiziario, la (ri)consegna degli impianti dei Prati di Tivo e di Pratoselva, come da decisione dei giudice.