Il presidente dei 126 giorni alla guida del Bim scrive al partito e abbandona. Ma non lascerà la politica e aspetta il 2024 cercando una candidatura
TERAMO – Lascia il Partito democratico l’ex presidente del Bim, l’ex sindaco di Crognaleto ed ex candidato alla Provincia della campagna anti Diego Di Bonaventura. Giuseppe D’Alonzo lo ha scritto in una lettera che ha affidato ai vertici del partito, annunciando il suo allontanamento dalla politica. Ma probabilmente, conoscendone la passione e l’attaccamento a quello che negli anni è diventato un lavoro (rispetto a quello di dipendente del Ministero dell’interno come capo reparto dei vigili del fuoco), non si tratta di un addio alla politica.
I rumors infatti lo vorrebbero già pronto a transitare. Dove? Nel partito di Giulio Cesare Sottanelli. Ci sarebbe infatti Azione ad accoglierlo, e il partito di Calenda, secondo le intenzioni di D’Alonzo sarebbe il traino giusto per… rilanciarlo, con una candidatura alle prossime elezioni regionali. Per fortuna che c’è tempo, da qui a febbraio (ipotetica data per andare alle urne per il rinnovo dell’Emiciclo), e dunque c’è anche lo spazio per rilanciare l’immagine di D’Alonzo, le cui vicende elettorali negli ultimi tempi, non sono state proprio delle più fortunate. A parte i tre mandati da sindaco di Crognaleto, infatti, quando ha tentato la scalata a una presidenza la dea bendata (e non solo quella…) non è proprio stata dalla sua parte. ‘Pugnalato’ alle spalle dal suo stesso partito quando si candidò alla Provincia, quando è invece arrivato a conquistare quella del Bim, è durato 126 giorni. Un vero record, il più breve della storia del Consorzio dei comuni, stroncato dallo scandalo delle delibere facili, in particolare quella con cui affidava incarichi e soldi a un parente.