La cerimonia in piazza Orsini con lo svelamento della lapide dedicata alle medaglie d’oro al valor militare, con D’Alberto, i sindaci di Valsamoggia, Castelfranco Emilia, Colledara e Isola e tanti alunni delle scuole emiliane gemellate con Cermignano
TERAMO – Staffette, combattenti, infermiere, contadine, braccianti, borghesi, di età e con percorsi culturali e lavorativi molto diversi: sono le donne della Resistenza, quelle che si sono messe a disposizione per sostenere i partigiani nella loro battaglia contro le forze di occupazione fasciste e naziste. Diciannove di loro, su un ‘esercito’ di oltre 36mila partigiane, sono state decorate con la medaglia d’oro al valor militare. Una sola di essere è ancora in vita, Paola Dal Din.
Per tutte le altre si tratta di decorazioni alla memoria. La Città di Teramo le ha volute ricordare, in una giornata ricca di emozioni e di ricordi, organizzata dall’Associazione ‘Il Ponte e la Torre’ e l’Anpi cittadina e provinciale. Lo svelamento della lapide alle 19 donne martiri, in un luogo fortemente evocativo della Resistenza, come piazza Orsini, ha raccolto assieme i sindaci di Teramo, Gianguido D’Alberto (accompagnato dal presidente del Consiglio comunale, Alberto Melarangelo), di Valsamoggia, Daniele Ruscigno, di Castelfranco Emilia, Giovanni Gargano, di Colledara Manuele Tiberi e di Isola del Gran Sasso, Andrea Ianni. Ma anche tanti giovani alunni delle scuole gemellate di Cermignano (Istituto comprensivo Falcone e Borselllino) e Valsamoggia.
La lapide è dedicata alle 19 donne martiri: Irma Bandiera, Ines Bedeschi, Livia Bianchi, Cecilia Deganutti, Gabriella Degli Esposti in Reverberi, Anna Maria Enriques Agnoletti, Maria Assunta Lorenzoni, Irma Marchiani, Ancilla Marighetto, Clorinda Menguzzato, Norma Parenti, Rita Rosani, Modesta Rossi, Virginia Tonelli, Iris Versari. Gina Borellini, Carla Capponi, Paola Del Din e Vera Vassalle hanno ricevuto l’onorificenza in vita. Alla manifestazione l’ospite d’onore è stata Savina Reverberi Catellani, figlia 90enne di Gabriella Degli Esposit.
