Nascono le panchine di Alice, per sedersi e leggere

La prima è stata installata nei pressi della Noè Lucidi, su iniziativa delle consigliere Maria Rita Santone e Marisa Pomanti, realizzata dall’artista Carmine Di Giandomenico e dal designer Daniele Paoletti

TERAMO – Si chiama la panchina di Alice, ed è una panchina letteraria che nasce con l’intento di avvicinare alla lettura tutti, ma i più piccoli e i più giovani in particolare. E’ stata installata grazie all’iniziativa delle consigliere comunali Maria Rita Santone e Marisa Pomanti, con l’artista teramano Carmine Di Giandomenico e il designer Daniele Paoletti. La prima è stata installata nei pressi della scuola Noè Lucidi e dei giardini della Madonna delle Grazie.

L’intenzione è nobilissima, perché il luogo che ospita un lettore non è poi così casuale come si pensa, anzi tutt’altro: è un luogo scelto, autentico, a volte raccolto e lontano dalle opinioni comuni, quelle che forse ancora non credono a quanto sia necessaria all’essere umano l’esercizio della lettura, un punto cardine nella maturazione di ciascun uomo, a prescindere dall’età, un tema autentico nella riflessione educativa.

Ed allora è bello pensare che questa città sia fortunata ad avere ricevuto in dono, proprio accanto ad una scuola, l’impianto di una panchina letteraria, con l’immagine di uno dei personaggi fiabeschi più amati da tutti: Alice, della fiaba ‘Alice nel Paese delle Meraviglie’. Un testo, quest’ultimo, che insegna al lettore quanto sia importante coltivare i propri sogni a dispetto dell’età. Troppi sono i limiti che nasconde la mente umana, troppe le corse senza motivi apparenti che l’uomo moderno fa per evitare di soffermarsi sulle emozioni più vere, sulle passioni che arricchiscono l’anima.

È doveroso allora un ringraziamento a coloro che hanno progettato tutto questo: le consigliere Maria Rita Santone e Marisa Pomanti, il Bim nella persona di Gabriele Minosse, e la Croce Rossa di Teramo nella persona di Fiorenza Di Falco. Particolare gratitudine va rivolta al designer Daniele Paoletti e all’artista Carmine Di Giandomenico, entrambi teramani. La panchina di Alice, come la chiamano oramai tutti i bimbi di Teramo è la prima insieme ad altre tre, di tante che arrederanno gli angoli più belli di questa città, a ricordare che chi legge, oltre che evadere dalle dissonanze della modernità, crea una consapevolezza civica, utile a se stesso e a tutta la società.