Solo 15 consiglieri in aula: salta il Consiglio sul Delfico alla Cona

Prove tecniche di crisi nella maggioranza D’Alberto. Con l’opposizione fuori (presenti solo Marroni e Di Egidio criticati dai colleghi), la ‘protesta’ parte da Papa, Carginari e Mistichelli che si sommano ad alcune assenze. Seduta bis lunedì 17

TERAMO – E’ saltato per mancanza di numero legale il consiglio comunale convocato oggi, dopo essere stato rinviato di una settimana, per l’approvazione del permesso di costruire in deroga per la realizzazione dei Musp che dovrebbero accogliere il Convitto Delfico nell’area dell’istituto Forti alla Cona.

Una prima verifica, risultata negativa, del numero minimo di consiglieri presenti in aula c’è stato al momento del voto sul provvedimento: il presidente del Consiglio, Sandro Melarangelo, da regolamento, ha offerto alla maggioranza l’opportunità di riprovare con la seconda chiama dopo un quarto d’ora: ma anche in questo caso, il numero dei consiglieri presenti in aula era di 15 e non 17 come necessario.

C’è da segnalare che l’opposizione, in segno di protesta, aveva deciso di abbandonare l’aula quasi compatta, fatta eccezione per i consiglieri Maria Cristina Marroni e Alessio Di Egidio, presenti per “responsabilità” come da loro stessi sottolineato, con una decisione che non ha mancato di sollevare qualche critica da parte dei colleghi di minoranza. In ogni caso sia Marroni che Di Egidio non hanno poi partecipato all’appello per il numero legale.

Esplode così quella che sembra essere la prima vera crisi di maggioranza, dopo i numerosi alert dei mesi scorsi. A guidare l’apertura della ‘guerra tra gruppetti’ consiliari sono stati i consiglieri Valentina Papa, Emiliano Carginari e Simone Mistichelli, i quali si sono subito mostrati recalcitranti alla presenza in aula per la discussione: la loro assenza si è sommata a quella di altri colleghi, impegnati e impossibilitati ad essere presenti in aula.

Il consiglio comunale sull’argomento è soltanto rinviato; la maggioranza ha 4 giorni di tempo per cucirsi addosso le pezze: la riunione pubblica infatti slitta alla seconda convocazione prevista per lunedì prossimo 17 marzo. al Consiglio erano presenti anche il presidente della Provincia, Camillo D’Angelo e il consigliere regionale del Pd, Sandro Mariani. ‘

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