Gli agenti della squadra mobile lo hanno incastrato con un Gps sull’auto e le telecamere sistemate sulle cassette postali
TERAMO – Atti persecutori e minaccia aggravata, è la contestazione che la procura muove nei confronti di un uomo che gli agenti della squadra mobile della questura di Teramo hanno arrestato in esecuzione di un ordinanza del gip dei Teramo.
E’ ritenuto responsabile di aver molestato e minacciato gravemente, e più volte, una donna e il di lei padre, inviando loro ed a persone che con loro avevano rapporti di frequentazione, numerose lettere anonime, scritte al computer. Le missive contenevano frasi fortemente offensive verso la donna ed i suoi familiari, nonché minacce gravi e di morte verso i medesimi soggetti. In un’occasione una missiva recapitata alla donna conteneva anche un bossolo di proiettile, colorato con una sostanza rossa simile a sangue. Secondo l’indagine, la ‘colpa’ della donna sarebbe stata quella di rifiutare le avances dell’uomo e per questo era finita nel mirino della sua persecuzione.
Attraverso un Gps sistemato sull’auto dell’uomo e le immagini di videosorveglianza che controllavano le cassette postali dove l’uomo recapitava le lettere, i carabinieri grazie anche alla collaborazione di Poste Italiane. sono riusciti a incastrare l’uomo. In particolare, l’uomo, grazie all’attività tecnica autorizzata dalla Procura, è stato monitorato a distanza da operatori della squadra mobile nell’atto di imbucare le ultime missive anonime, sottoposte a sequestro prima di poter arrivare a destinazione.
Gli agenti hanno bloccato l’uomo sul posto di lavoro. Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato trasferito presso il carcere di Castrogno a disposizione dell’autorità giudiziaria.