Finori vuole commissariare l’Asbuc. Tudisco: “Non vuoi pagare? Fatti autorizzare dal giudice”

La polemica sulle somme da versare per l’autorizzazione agli usi civici: l’imprenditore chiede al sindaco di Pietracamela di cambiare il vertice dell’amministrazione separata

TERAMO – “Al finte di risolvere in maniera definitiva la situazione dò una indicazione alla ditta Finori: visto che è stato nominato custode e gestore da un giudice, si rapportasse al giudice per farsi esonerare dal pagamento della canone per l’utilizzo degli usi civici. Se otterrà un decreto del giudice che ce lo dimostra, saremo felicissimi di ottemperare al rilascio della concessione che ci richiede“.

A parlare è Paride Tudisco, il presidente dell’Asbuc di Pietracamela che, fuori dai microfoni, si dice stanco del rimpallo con il gestore giudiziale degli impianti dei Prati di Tivo, con il quale ha di nuovo intavolato un rimpallo polemico sul rilascio dell’autorizzazione a usare il suolo pubblico (dei frazionisti) per far muovere la seggiocabinovia. Sul tavolo una sola questione: il pagamento del canone, che comprende non solo la somma per il 2025 (da oggi e fino al 16 settembre o al 16 dicembre), ma anche un pregresso che non è stato mai versato per i mesi addietro. Che Finori contesta. E lo contesta, a quanto si apprende, anche con altri mezzi oltre quelli del contraddittorio via social (che lui adora soprattutto se li può usare per insultare i media che non scrivono quello che vuole lui). Adesso il suo ufficio legale ha fatto un passo avanti: avrebbe chiesto al Comune di Pietracamela il commissariamento del’Asbuc, con il chiaro intento di far fuori lo ‘scomodo’ Tudisco e forse con la non recondita speranza di trovare un commissario con diverse vedute rispetto al pagamento per l’utilizzo di un uso civico!

La motivazione di questa formale richiesta inviata via pec al sindaco Antonio Villani, starebbe nella valutazione che il “diniego dell’Asbuc (a Finori) così condizionato, sarebbe fortemente lesivo degli interessi della comunità e quindi delle finalità statutarie sia dell’Asbuc che del Comune di Pietracamela“.

Non è la prima volta che questo avviene, sempre con Finori e con Tudisco protagonisti: il precedente è del 2019, quando fu la Regione a ricevere l’istanza, ma il commissario non arrivò.

Di sicuro la nota legale ha provocato un ulteriore irrigidimento della posizione Asbuc: da qui la dichiarazione di Tudisco che invita l’imprenditore marchigiano a munirsi di un’autorizzazione del giudice a non pagare le somme richieste dall’Asbuc per avere l’autorizzazione.

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